Giorgio Ceccarelli, ideatore e promotore della Festa Nazionale dei Figli, in esclusiva ai nostri microfoni: âUna lunga battaglia durata 12 anniâ.
La Festa dei Figli è pronta a diventare nazionale. Fratelli dâItalia, infatti, ha depositato un disegno di legge per poter festeggiare il 15 giugno in tutto il Paese e non solo nei comuni dove è stata approvata la proposta. La nostra redazione ha contattato Giorgio Ceccarelli, ideatore e promotore di questo evento, per commentare la decisione del partito di Giorgia Meloni.
Fratelli dâItalia ha pubblicato il disegno di legge per fare diventare la festa dei figli nazionale. Una grande soddisfazione per tutto il movimento.
âLa mia battaglia è iniziata dodici anni fa, non mi sono mai arreso e questa decisione per noi è una grande soddisfazione. In passato Pillon ha presentato un disegno di legge, ma non è stato votato. Ora Fratelli dâItalia ha deciso di promuovere questa proposta. Hanno cambiato il nome in Figli dâItalia, ma non mi interessa. Lâimportante è che si faccia ogni anno la festa nazionaleâ.
Come è nata lâidea della Festa dei Figli?
âQuando dodici anni fa mi sono messo a Montecitorio con un cartello da italiano avevo alle spalle la festa della mamma, del papĂ e dei nonni. Poi ho visto che la festa dei figli câera in tutto il mondo e cosĂŹ ho deciso di chiedere anche in Italia questa ricorrenza. Sono stato ricevuto da tutti i partiti, ma nessuno mi ha ascoltato. Io, però, non mi sono mai arresto e ho raggiunto lâobiettivoâ.
Quali sono gli obiettivi di questa festa?
âAbbiamo due obiettivi. Il primo è sicuramente parlare dei diversi problemi che ormai sono presenti tra i giovani, ma anche premiare i figli dellâanno e portarli come esempio per tutti gli altri coetanei. Si tratta di ragazzi che si sono messi in evidenza per un gesto in particolare e ogni 15 giugno facciamo cerimonie nei comuni che hanno votato la Festa dei Figli. Naturalmente se la ricorrenza diventa nazionale faremo una cerimonia importante. Inoltre dico che il 6 gennaio faremo un evento per sponsorizzare questo disegno di leggeâ.