Israele, nella giornata di ieri si è insediato (nuovamente) il governo di Benjamin Netanyahu. Non una buona notizia per i gay e gli stessi arabi
DallâIsraele arriva la notizia che, nella giornata di ieri, si è insediato il nuovo governo che porta la firma di Benjamin Netanyahu. A dire il vero si tratta di un vero e proprio clamoroso ritorno il suo. Dopo quasi due anni è ritornato nuovamente alla carica. Tanto è vero che, in conferenza stampa, ha definito il tutto come un âintervalloâ. A quanto pare essere il capo dellâopposizione non gli bastava affatto. Sono passati esattamente 563 giorni: Netanyah è ritornato.
I 31 ministri hanno giurato. Tra questi solamente 5 donne. I cambiamenti sono stati giĂ annunciati nelle ultime ore. Accordi che, tra lâaltro, sono stati firmati nella coalizione. Gli avversari hanno parlato di âestorsioneâ. Gli analisti, invece, ammettono che ha voluto mettere insieme delle forze per cercare di creare un blocco di âdestra estrema che punta allâannessione dei territori palestinesi occupati dal 1967â. In questo modo la sinistra (secondo quanto riporta il direttore di âHaaretzâ, Aluf Benn) si sente sempre piĂš minacciata.
Il nuovo governo spaventa non poco i gay e gli arabi. Tanto è vero che il quotidiano di sinistra ha ammesso che, con la sua nuova squadra, è pronto a realizzare i suoi sogni. Ovvero âRazzista, religioso e autoritarioâ. Oramai nel Paese non si sta parlando dâaltro se non del nuovo insediamento che sta iniziando a creare non pochi allarmi.
Ricordiamo che il nuovo governo israeliano è il 37mo della storia del Paese. Tanto da ottenere la fiducia della Knesset. Tra i 120 deputati sono 63 coloro che hanno votato a favore. I contrati 54: il resto astenuti. Lo ha fatto sapere il numero uno della âKnesset, Amir Ohanaâ. Nella giornata di oggi il premier uscente, Yair Lapid, passerĂ le consegne a Netanyahu.