Anche un messaggio di cordoglio può diventare oggetto di discussione, soprattutto se di mezzo c’è una rivalità calcistica storica come quella tra brasiliani e argentini. Ha aperto un dibattito quanto scritto dell’Afa a seguito della morte del leggendario O Rei
Si può discutere per un messaggio di condoglianze? Nell’epoca dei social network evidentemente sì, come confermato da quanto accaduto a seguito del cordoglio espresso dalla Federcalcio argentina per la morte di Pelé. Ha infatti suscitato una serie di reazioni contrastanti, comprese tante polemiche, il tweet con cui l’Afa ha espresso il proprio dolore per la scomparsa di O Rei.
Questo il testo del messaggio in questione: “Profondo dolore. La Afa, attraverso il suo Presidente Claudio Tapia, lamenta la scomparsa del leggendario calciatore brasiliano Pelé, uno dei migliori giocatori della storia, e invia il suo più sentito abbraccio ai suoi familiari e a tutto il Brasile. Eterno rispetto, leggenda“.
Chiaramente, sponda brasiliana, non è piaciuta la sottolineatura fatta dagli argentini nella definizione di Pelé come “uno dei migliori” e non il migliore della storia. Questo ha provocato tante polemiche, riaccedendo un dibattito che in realtà non si è mai chiuso e mai si chiuderà, su chi sia stato il più forte di sempre.
Per chiunque in Brasile non c’è dubbio sul fatto che sia stato Pelé il più forte, mentre per gli storici rivali dell’Argentina, a giocarsela ci sono Maradona, Di Stefano e ora anche Messi, considerati superiori a O Rei. Così, al tweet di condoglianze sono seguiti una serie di insulti e commenti risentiti. La rivalità tra brasiliani e argentini, d’altronde, ci sarà per sempre. E il dubbio su chi sia il più forte della storia, rimarrà inevitabilmente una questione puramente soggettiva.