La storia di Benedetta, una ragazza alla quale è stato sottratta l’identità sui social. “Mi sono rivolta a Polizia Postale e a Instagram, ma…”
Chi di noi non ha un profilo sui più importanti social network? Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, rappresentano ormai più di un semplice passatempo per milioni di persone. Attraverso i social si può lavorare, si organizzano campagne pubblicitarie, politiche e si fanno conoscere i propri prodotti e servizi. Purtroppo con i social è possibile anche organizzare vere e proprie truffe e “rubare” i profili ad altri utenti.
La storia che Notizie.com si appresta a raccontare sembra incredibile, ma rappresenta l’altra faccia dei social network: quella in cui si nascondono sottoboschi di malintenzionati pronti a sfruttare la buona fede degli utenti per i loro scopi. E allo stesso tempo dimostra quanto Polizia Postale e gli stessi creatori e gestori dei social, risultino impotenti di fronte a gruppi molto ben organizzati.
“Qualcuno si è impossessato del mio profilo su Instagram, dove io condividevo foto e video della mia famiglia. E lo ha fatto con un trucco semplice e in pochi secondi”. Benedetta ha perso la sua identità sul social gestito da Meta. Grazie ad una vera e propria truffa, della quale era naturalmente inconsapevole. “Mi è arrivato un messaggio a firma di una mia amica, anche lei all’oscuro di tutto, che mi chiedeva se potevo darle una mano, votandola ad un concorso. Io le ho risposto che non c’erano problemi. Lei mi ha inviato il link a cui votare: una volta che ho cliccato su quel link, mi è sparito tutto il mio profilo. Si è riaperta la pagina iniziale di Instagram e io, provando a inserire la mia user e la mia password, non riuscivo più ad entrare”.
I messaggi spediti online
Benedetta ha perso la sua identità, le sue foto, i video con i figli e la famiglia. Ma soprattutto, ha dato inconsapevolmente la possibilità ad altri di spacciarsi per lei. Dal suo profilo sono partiti messaggi ai suoi amici e storie continue nelle quali annunciava guadagni e vincite legate ad operazioni con Bitcoin e Criptovalute. “Mi hanno chiamato decine e decine di amici chiedendomi se veramente avessi guadagnato tutti quei soldi e a tutti ho dovuto sconsigliare di seguire le indicazioni che il mio falso profilo dava online”. Ma non è tutto: “Il messaggio che ha portato alla sottrazione del mio profilo è stato inviato a molti miei amici. Fortunatamente molti non lo hanno neanche aperto, ma altri, in buonafede come me, hanno cliccato sul link e hanno perso la loro identità. Purtroppo per colpa mia, anche se io non c’entro assolutamente nulla, tante persone non hanno più un loro profilo Instagram”.
Ma è possibile tornare ad essere proprietari del proprio profilo sui social? Nel 2022 Polizia Postale e lo stesso Instagram, possono fare qualcosa per aiutare chi ha subito una truffa del genere? “Ho fatto immediatamente la denuncia alla Polizia Postale, ma loro al massimo possono provare a rintracciare l’hacker che è dietro a tutta questa storia. Non possono ridarmi il profilo. Quello, teoricamente potrebbe farlo Instagram, ma sarà difficilissimo e onestamente credo che non riuscirò a riottenerlo. Il problema è che io non avevo neanche l’autenticazione a due fattori”. Si tratta di una funzione di sicurezza che il social chiede al momento dell’iscrizione o che si può integrare in un secondo momento. All’utente viene chiesto di inserire un proprio documento identificativo o di stabilire un codice di accesso che verrà poi richiesto quando si tenterà di entrare nel profilo da un dispositivo non riconosciuto. Benedetta le sta tentando tutte. “Ho anche mandato una mail a Instagram con il mio selfie e il mio documento, dimostrando che ero io a gestire il profilo prima, ma non ho avuto nessuna risposta”. Il marito e le persone a lei vicine, hanno anche invitato i propri followers a segnalare la cosa ad Instagram. “Più segnalazioni arrivano, più c’è la possibilità che Instagram faccia qualcosa. Certo, la cosa più semplice è che blocchino definitivamente l’account. Ma almeno la persona che sta dietro a tutto questo non potrà più spacciarsi per me”.
Il profilo è ancora attivo
Il profilo risulta ancora attivo e dentro ci sono ancora tutte le foto precedentemente salvate. L’hacker che ora lo gestisce ha tolto tra i contatti di Benedetta il marito ed altre persone a lei più vicine (che non possono quindi contattarla o scriverle). C’è anche un altro profilo, legato ad una donna dal nome non italiano, che viene spesso linkato nei messaggi in cui si sponsorizzano i falsi accrediti ricevuti grazie ai bitcoin. Può servire per arrivare a chi ha organizzato questa truffa? La parola passa alla Polizia Postale.