Consueto appuntamento di fine anno con il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le sue parole.
Il 2022 in Italia ormai volge al termine e, come accade ogni anno, il presidente Mattarella ha voluto fare i suoi auguri alla Nazione con il suo classico discorso a reti unificate.
“Un anno addietro rivolgendomi a voi definivo il settennato come impegnativo e complesso. E’ lo è stato anche l’anno trascorso – esordisce il Capo dello Stato – l’elezione del presidente della Repubblica con la scelta del Parlamento che mi impegna per un secondo mandato. Lo scioglimento delle Camere, il voto, il chiaro risultato elettorale che ha consentito di formare l’esecutivo in poco tempo e di avere un premier donna. E’ questa la novità di grande significato sociale e culturale oltre che un segno di maturità del Paese“.
“Domani sarà il 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, che resta la nostra bussola – continua il Capo dello Stato – siamo in attesa di accogliere il nuovo anno, ma anche in queste ore il pensiero non riesce a distogliersi dal conflitto. Il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Russia. La risposta è stata in pieno sostegno del Paese aggredito. Noi dobbiamo concentrare gli sforzi perché il 2023 sia la fine del conflitto. La pace è parte dell’identità europea“.
“Alla pace esorta costantemente Papa Francesco, a cui rivolgo un saluto e riconoscenza esprimendogli il sentito cordoglio per la morte del Papa Emerito Benedetto XVI“.
Il Capo dello Stato si sofferma poi sulla situazione del nostro Paese: “So bene quanti italiani affrontano questi mesi con grande preoccupazione. Ancora troppo alto il prezzo che paghiamo con la disoccupazione. Allarma soprattutto la situazione di tanti giovani in difficoltà“.
“Rimuovere gli ostacoli è un impegno da condividere che richiede unione sociale. La nostra capacità di reagire alla crisi generata dalla pandemia è manifestata dall’importante crescita economica che si è avuta nel 2021 e nel 2022. L’Italia è tornata in breve tempo ad essere meta di molti turisti. Dunque ci sono ragioni concrete che nutrono le speranze, ma è necessario avere una visione del futuro“.
Infine un messaggio ai giovani: “Siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulla strada. Quando guidate avete nelle mani la vostra vita e anche quella degli altri, non distruggetela“.