Aereo in avaria: atterraggio d’emergenza sul ghiacciaio a 2000 metri

La giovane pilota alla guida del piccolo velivolo è riuscita in un atterraggio d’emergenza degno di una scena da film sul crinale ghiacciato della montagna

L’aereo da turismo partito da Trento stava volando verso Belluno quando ha perso potenza al motore al punto da costringerlo a un atterraggio di emergenza sul famoso gruppo del Lagorai, tra le montagne più belle del Trentino, nel comune di Predazzo.

Sembrava la scena di un film l'aereo adagiato nella neve ad alta quota
L’atterraggio miracoloso del piccolo aereo in alta quota – Notizie.com – Twitter

A bordo dell’aeroplano c’erano tre ragazzi, fratello e sorella con la fidanzata di lui. Soltanto la prontezza e il sangue freddo della giovane pilota ha evitato una tragedia. Erano partiti per un gita dopo aver passato le feste di Natale in attesa di trascorrere quelle di capodanno.

Come in un film

Sembrava la scena di un film catastrofico quella che si è presentata ai soccorritori giunti immediatamente sul posto. Una giovane pilota di 22 anni, Silvia De Bon, è riuscita nell’impresa di un atterraggio di emergenza che ha del miracoloso. Quando l’aereo da turismo che pilotava, decollato da Trento direzione Belluno, ha iniziato a perdere quota per un’avaria del motore, lei non si è persa d’animo. Ha messo in atto le manovre di emergenza apprese durante i corsi per ottenere il doppio brevetto italiano e americano e ha messo in salvo se stessa e l’equipaggio. “Quando il motore ha cominciato a perdere potenza, l’aereo ha iniziato a precipitare”, dice la giovane pilota “mentre succedeva ho pensato, C…o, adesso mi schianto. Poi ho solo tentato di appianare l’aereo al pendio… Sono stata fortunata”. Il piccolo aereo con a bordo anche il fratello della giovane pilota, Mattia 27 anni, e la sua fidanzata, Giorgia Qualizza di 28, era decollato da Trento ed era diretto a Belluno.

Incredibile atterraggio sulle vette del gruppo del Lagorai
L’incredibile scenario che hanno trovato i soccorritori – Notizie.com –

Una planata senza motore come speranza di salvezza

La ragazza ha raccontato che, mentre stava sorvolando la vetta del Monte Cece, a 2.754 metri di altezza, il motore del suo aereo Piper si è spento e ha capito che avrebbe dovuto effettuare un atterraggio di emergenza come via di salvezza. Ha cominciato una planata fino a scendere, oramai senza motore, a quota 2100 riuscendo ad adagiare più o meno dolcemente la pancia dell’aereo sulle cime innevate del gruppo del Lagorai, nella zona del bivacco “Paolo e Nicola”.  “Sapendo di andare contro alla montagna, ho fatto di tutto per mettere in piano l’aereo rispetto al pendio, atterrando di pancia”, ha raccontato ancora Silvia, “se fossi andata a schiantarmi in maniera dritta, avrei distrutto il muso e le conseguenze sarebbero state peggiori. Così come se avessi provato a tornare indietro: avrei centrato il costone e distrutto tutta la parte laterale del Piper. In quel momento la cosa più giusta era probabilmente fare così”. Miracolosamente illesi, appena fuori dall’abitacolo i tre hanno raggiunto a piedi un piccolo bivacco e chiamato i soccorsi. Tutto sommato i ragazzi coinvolti stanno bene, un collarino al collo, qualche benda e un po’ di dolori.

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