Camere, con l’inizio del 2023 subito al lavoro i politici. Si inizierà prima con i decreti
Il nuovo anno è pronto ad iniziare con il botto. Non come quelli di Capodanno, ma le Camere sono già pronte a dare un segnale importante. Subito dopo le festività natalizie (compresa anche l’Epifania), il Parlamento si metterà in moto con i decreti da convertire. In primis si parlerà degli ‘Aiuti Quater‘. Poi si discuterà anche del ‘Decreto Ucraina‘ (per l’invio e fornitura di nuove armi e mezzi), ‘Decreto Elezioni‘, ‘Decreto Ischia‘, ‘Milleproroghe‘ ed infine il ‘Decreto Migranti’ (una vera e propria stretta sulle Ong).
Inizierà subito l’iter. La premier, Giorgia Meloni, è pronta ad inserire le riforme costituzionali. Proprio come ha annunciato nel corso della conferenza stampa di fine anno. Si tratterà di presidenzialismo oppure premierato? Non è assolutamente da escludere il fatto che possa nascere una ‘Bicamerale‘. Per non parlare della questione fisco. La stessa presidente del Consiglio, però, è stata fin troppo chiara: ovvero che sulla riforma fiscale non intende andare avanti.
Fatto sta che, a prescindere da tutto, Camera e Senato saranno impegnate nella conversione in legge di alcuni decreti. Come quello dell’Aiuti Quater oramai prossimo alla scadenza (18 gennaio) che contiene il pacchetto di misure a favore di famiglie e imprese contro il caro energia. Dal Senato è arrivato l’ok, ora resta da capire la Camera cosa dirà. Appuntamento il 9 gennaio. L’Aula del Senato sarà impegnata a partire da martedì 10 gennaio con il ‘Decreto Ucraina’. Entro il 31 gennaio deve essere convertito in legge.
Un passaggio che deve essere esaminato prima a palazzo Madama e poi in quel di Montecitorio. Si parlerà del ‘Decreto Ischia’ (approvato dal Cdm), del ‘Milleproroghe’ (scadenza fine febbraio) e poi quello riguardante le Ong. Lo stesso licenziato dal Cdm tra Natale e Capodanno. Un testo che, però, non è stato firmato dal Capo dello Stato. Di conseguenza non è stato pubblicato nella ‘Gazzetta Ufficiale‘.