La leggenda del calcio per un film diventato leggenda. Ecco perché il film di John Huston è diventato il più bello
La morte a 82 anni di Pelé ha gettato nello sconforto tutti gli innamorati di calcio, O Rei lascia una traccia indelebile nella storia dello sport più amato dal popolo. Una valanga di messaggi e attestati di cordoglio sono arrivati da tutte le parti del mondo per un’icona del nostro tempo.
I film sul calcio non sono mai stati tanto amati dagli appassionati, troppo difficile ricostruire le giocate sul campo senza nascondere il loro non essere vere. Più facile raccontare i vari sentimenti d’amore e di passione che possono generare da una partita di calcio, ma Fuga per la vittoria aveva quel qualcosa di diverso, nella drammaticità della storia che raccontava, che l’ha fatta diventare una pellicola immortale.
Può un gesto tecnico eseguito durante una partita di calcio, raccontata in un film, diventare talmente iconico da rappresentare da solo l’essenza stessa della storia raccontata? La rovesciata di Pelé nel film di John Huston è tutto questo! Fuga per la vittoria è un film uscito più di 40 anni fa che racconta una di quella storie della Seconda Guerra mondiale che sfuggono ai libri di storia. In un campo di prigionia nazista la presenza tra i reclusi di alcuni celebri calciatori spinge il comandante Von Steiner a organizzare una sfida tra questi e la nazionale tedesca. I prigionieri vincono l’incontro per poi fuggire disperdendosi tra gli spettatori. La partita della vita è esistita davvero, la sfida ha visto fronteggiarsi alcuni giocatori della Dynamo e della Lokomotiv Kiev contro alcuni selezionati atleti della Lufwaffe. Che la partita si sia disputata non c’è dubbio, ma quello che successe realmente non è chiarissimo. La particolarità di questo film, oltre ad avere un cast stellare, è che il regista aveva pensato di utilizzare veri giocatori professionisti per realizzare al meglio l’incontro di calcio. Da Bobby Moore passando per Ardiles, Van Himst, O’Callaghan, il polacco Deyna e soprattutto O Rei Pelè.
La storia avvincete del film ruota intorno alla partita che dovrà decidere la sorte dei prigionieri, la rimonta sui tedeschi viene ovviamente guidata dal talento del personaggio interpretato da Pelé che viene chiamato a realizzare un gol spettacolare per esigenze di copione. Una sequenza semplice per un gesto ad altissimo contenuto di difficoltà da realizzare al primo colpo, ma quando dal piede di Osvaldo Ardiles, un altro dei fuoriclasse scritturati, partì un cross diretto proprio verso O Rei, questi si librò in aria per un gesto acrobatico che soltanto lui poteva eseguire con grazia divina e semplicità estrema. Il risultato che ne scaturì fu di una tale perfezione che lo stesso regista balzò in piedi dalla sedia dietro la telecamera per dare il via agli applausi di tutta la troupe: buona la prima, la leggenda del calcio aveva mostrato cosa era in grado di fare.