Un anno di sport ricco di emozioni e momenti importanti, con trionfi epocali e addii struggenti di chi ha fatto la storia e le lacrime per chi non ci sarà più
Il 2022 è stato un anno di sport straordinariamente ricco di ogni genere di emozione. Dalle medaglie italiane tutte al femminile alle Olimpiadi di Pechino, all’impresa di Pecco Bagnaia. Dal trionfo mondiale della Nazionale di De Giorgi, a quella del nuoto dove siamo oramai tra i primi al mondo e alla fine Messi Campione del Mondo con la sua Argentina chiude il cerchio.
Un anno che ha visto addii struggenti e malinconici. Dalle lacrime di re Federer e Serena Williams, che si sono arresi all’età e hanno deciso di ritirarsi dall’attività agonistica, alle lacrime di dolore del mondo intero del calcio e non solo per Sinisa Mihajlovic e Pelè strappati a noi per sempre da mali incurabili.
La mano di Nadal cercata e stretta da Federer è la più bella immagine dell’amicizia nel mondo dello sport, un’immagine diventata iconica che ha suggellato perfettamente i tormenti e le emozioni vissute da King Roger all’ultimo ballo di una carriera che l’ha consacrato il più grande di sempre nel Tennis e non solo. Ma anche l’ultima palla tirata in rete da Serena Williams agli Us Open, per l’ultima volta in carriera non è stata meno carica di sentimento. Il Milan tornato Campione d’Italia e Carlo Ancelotti ancora una volta vincitore della Champions League con Il Real Madrid sono le fotografie vincenti nel calcio di questo 2022.
In Estate arrivano i trionfi nel nuoto azzurro. Uno squadrone assoluto in grado di fare in Europa quello che di solito fanno gli Stati Uniti nel mondo: stravincere! Paltrinieri, Ceccon, Martinenghi, Pilato e una squadra incredibile per un movimento che sbaraglia il medagliere a suon di record del mondo. E come non ricordare la straordinaria Italia di volley tornata Campione del Mondo 24 anni dopo l’ultimo trionfo targato Julio Velasco. E poi ancora Sofia Raffaeli, la nuova regina della ginnastica ritmica azzurra, prima italiana della storia a vincere il titolo mondiale nel concorso generale, portando a casa cinque medaglie d’oro e una di bronzo al mondiale.
L’anno si conclude in un chiaroscuro di sentimenti contrastanti. Il mondiale più strano di sempre giocato d’inverno in un paese arabo consacra, trentasei anni dopo Diego Armando Maradona, Lionel Messi. Campione del Mondo è il sogno realizzato. L’Argentina, non la squadra più forte in assoluto, ma la squadra più forte nel mese in cui serviva esserlo. Ma dicembre è stato anche l’anno delle lacrime di dolore per delle perdite dure da digerire per gli sportivi. La morte di Sinisa Mihajlovic sembrava il momento più duro del mese di dicembre, strappato troppo giovane alla moglie e ai figli, ai suoi tifosi e a tutti gli sportivi comuni, per un male che non gli ha lasciato scampo, quando due giorni prima di chiudere l’anno veniva a mancare O Rei Pelè, il più forte calciatore di tutti i tempi, per ricordarci che lo sport ci consegna ogni giorno cartoline che rimarranno per sempre nei nostri cuori.