I Carabinieri del Nas hanno sequestrato a Reggio Calabria una casa di cura: la struttura era abusiva.
E’ successo tutto proprio nelle scorse settimane, stando a quanto riporta l’Ansa, a Reggio Calabria, i Carabinieri del NAS hanno dovuto mettere sotto sequestro una casa di cura per disabili mentali, rivelatasi completamente abusiva.
L’inghippo è stato scoperto proprio durante un normale controllo da parte dei Carabinieri presso le varie strutture sanitarie e assistenziali per anziani e disabili, portate avanti nel corso delle festività natalizie.
Una storia davvero incredibile che ha lasciato tutti completamente senza parole: ma entriamo nello specifico e cechiamo di capire qualche particolarità in più, rispetto a questa notizia.
Sequestrata casa di cura a Reggio Calabria da parte dei Carabinieri del NAS
E’ una notizia che ha dell’incredibile quella riportata dal sito Ansa e che riguarda una casa di cura per persone disabili situata a Reggio Calabria: la struttura è stata messa sotto sequestro poiché abusiva.
“I carabinieri del NAS hanno accertato la presenza nel centro cittadino della casa di cura priva dei requisiti strutturali e organizzativi necessari per l’assistenza alle persone deboli. All’interno di una abitazione, i militari hanno trovato nove persone affette da gravi patologie psichiatriche, ricoverate in ambienti privi dei requisiti strutturali e senza la presenza delle previste figure sanitarie professionali” questo è in parte il resoconto di quanto accaduto riportata proprio dall’Ansa.
Il tutto è avvenuto proprio nel corso della campagna che si porta avanti proprio durante le festività e che permette ai Nas di fare un giro delle associazioni e strutture mediche che accolgono anziani e disabili, anno dopo anno. Proprio durante le verifiche è stato costatato come gli unici alimenti destinati ai pazienti, fossero in cattivo stato di conservazioni e delle volte anche scaduti: questi sono stati sequestrati insieme alla struttura: i pazienti, inseguito, sono stati affidati ai congiunti con l’ausilio del personale del welfare della Città di Reggio Calabria.
Insomma davvero una storia incredibile e assurda che ha trovato la sua fine solo in questi giorni: ad ogni modo una cosa è certa: le indagini proseguiranno.