Francesco, prima di cominciare l’udienza generale, ha ricordato con parole fortemente toccanti la figura del Papa emerito, di cui domani verranno celebrate le esequie.
“Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto XVI e rivolgere il mio pensiero a lui, che è stato un grande maestro di catechesi. Il suo pensiero acuto e garbato non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù”. Sono le parole con cui, prima dell’inizio della catechesi all’udienza generale, Bergoglio ha domandato a tutti i presenti e ai cristiani in generale di unirsi a i tanti che stanno pregando per il il Pontefice emerito.
Davanti a lui, dopo la benedizione apostolica preceduta dalla preghiera del padre Nostro in latino, un popolo cristiano pieno di amore e di commozione ha fatto risuonare un grido, rivolto al cielo: “Benedetto! Benedetto!”. “Gesù, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore, è stata la meta a cui Papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano”, ha spiegato Francesco, invocando la benedizione di Ratzinger. “Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”.
Un pensiero, quello del Pontefice regnante, che non è “autoreferenziale ma ecclesiale perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù”, ha precisato lui stesso, mentre uomini e donne da tutto il mondo continuano a rendere omaggio alla salma di Ratzinger esposta alla devozione dei fedeli nella Basilica di San Pietro, per l’ultimo giorno, prima della cerimonia solenne che si svolgerà domani.
Sarà lo stesso Francesco a presiedere domattina la Basilica di San Pietro, che inizierà dopo la recita del Rosario dal sagrato della Basilica vaticana alle 8.40. Il Papa ha poi citato, prima del congedo ai pellegrini e dopo la sua catechesi, le parole “del nostro caro defunto Benedetto XVI”, come definito dal lui stesso. “Chi crede non è mai solo! Chi ha Dio come Padre ha molti fratelli e sorelle. In questi giorni sperimentiamo in modo particolare quanto questa comunità di fede sia universale e che non finisce neanche con la morte”.