Vicenda intercettazioni, Luca Zaia non ci sta e rimanda ad Andrea Crisanti le accuse. Il governatore del Veneto ha rilasciato alcune interviste in cui ha voluto spiegare la situazione
Zaia-Crisanti, atto infinito. Si continua a parlare della questione che riguarda la intercettazioni che vedono come protagonista il governatore della Regione Veneto. Lo stesso, nella telefonata, si riferisce ad Andrea Crisanti. Puntando il dito contro di lui. Anche quest’ultimo, però, ha fatto lo stesso. In merito a questa vicenda, però, bisogna fare un po’ di chiarezza. Nella giornata di oggi, tramite alcune interviste che ha rilasciato, Zaia ha risposto alle accuse da parte dello stesso microbiologo.
Crisanti aveva chiesto le sue dimissioni dopo che erano state diffuse le intercettazioni sull’inchiesta dei ‘test rapidi‘ del programma Report. In due interviste, rilasciate ai quotidiani ‘La Stampa‘ e ‘Corriere della Sera‘ ci ha tenuto a ribadire la sua posizione. Difendendosi dalle accuse da parte del divulgatore scientifico. Fa sapere che ha coinvolto in questa vicenda Crisanti visto che lo reputa un professionista. Anzi, ci aveva creduto. Solo che sono nate delle polemiche e, successivamente, delle “dichiarazioni forti“.
Le polemiche, con il passare dei giorni, hanno fatto in modo che la serenità della squadra si deteriorasse. Poi l’accusa: “Crisanti ha distribuito ai giornalisti anche dei messaggi che ci siamo scambiati“. Nel corso della intervista ha fatto sapere di non aver mai denunciato il professore. Anche se nelle telefonate ha utilizzato parole forti come “schiantarlo“. In merito a ciò ha precisato: “Il linguaggio in una conversazione privata può essere stato un po’ forte. Andando a vedere le carte ci avrebbe dovuto dar ragione. Non si trattava di una denuncia“.
Alla domanda sui tamponi rapidi ha risposto in seguito ad un articolo pubblicato quasi un anno fa su ‘Lancet‘. Ovvero che la mortalità da Covid per il 2020 e 2021 era, per l’Italia, pari 227,4 morti ogni 100mila abitanti. Per il Veneto, 177,5 morti su 100mila. Vale a dire il più basso di tutte le regioni del nostro Paese. Quando gli è stato chiesto con chi parlasse al telefono, in quella intercettazione, risponde: “Non ero al telefono con un sicario, ma col direttore generale di ‘Azienda Zero’“.