Ragazza accoltellata a Roma, il polacco resta in carcere: le motivazioni del gip

Nessun passo indietro da parte gip: il polacco accusato di aver accoltellato una ragazza a Roma resta in carcere. Ecco le motivazioni.

Il 25enne polacco, accusato di aver aggredito la turista israeliana alla stazione Termini, resta in carcere. Nonostante la smentita da parte del giovane, il gip ha deciso di accettare la richiesta avanzata dal pm e confermare la misura cautelare in cella in attesa naturalmente di avere ulteriori certezze sul movente di questo gesto.

Polacco Termini
Il polacco, accusato dell’aggressione di Termini, resta in carcere – Notizie.com – © Ansa

Come riportato dall’Ansa, nella convalida il giudice ha parlato di un compendio indiziario possente e univoco e soprattutto di risposte generiche, contraddittorie e inverosimili durante l’interrogatorio effettuato dal pm. Inoltre, il provvedimento è stato preso anche per evitare altri gravi delitti visto che in passato è stato autore di furti sia in Polonia che in Italia.

Non è ancora chiaro, invece, il motivo di questa aggressione, ma il Gip ha deciso non contestare l’odio razziale. Una notizia che sembra confermare il fatto che non si tratta di terrorismo.

Le indagini continuano

Carabinieri
Le indagini dei carabinieri su questa aggressione proseguono – Notizie.com – © Ansa

La vicenda ha comunque diversi punti da chiarire e per questo motivo le indagini proseguiranno nei prossimi giorni. Il giovane, come detto, ha smentito che sia lui quello nelle foto e, di conseguenza, non spiegato il motivo di questo gesto. Nelle ultime ore sembra prendere sempre più piede l’ipotesi di una aggressione senza un particolare movente visto che il pm ha deciso di non contestare l’odio razziale.

Una mano importante potrebbe arrivare dalle dichiarazioni della ragazza israeliana. La vittima è ancora ricoverata in prognosi riservata, ma il quadro clinico è in continuo miglioramento e, di conseguenza, nei prossimi giorni gli inquirenti dovrebbero ascoltarla per avere una sua versione sia sulla dinamica che sul perché di questa aggressione.

Sicuramente il fermo del responsabile è una notizia accolta con molta soddisfazione da parte dei familiari della vittima. “La fine di un incubo“, ha detto la madre che da diversi giorni è in Italia per stare al fianco della figlia in questo periodo non facile.

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