Un passivo così non si era mai visto nel club giallorosso, che però si aspettava simili cifre già dalla semestrale precedente. Sui conti ha influito solo in parte la crisi economica dovuta al Covid-19: nel mezzo ci sono anche le scelte finanziarie prese dalla società
Si chiude con un rosso mai visto il bilancio approvato dalla Roma relativo alla stagione 2021-2022. Un passivo così elevato da segnare un record negativo nella storia del club giallorosso, che ha riscontrato una perdita monstre, pari a 219.3 milioni di euro. Non era mai capitato di registrare un dato del genere, che è stato causato non solo dal Covid-19, ma anche dalle scelte di gestione economica della società.
Tuttavia, da Trigoria, non si definiscono sorpresi, in quanto la semestrale precedente aveva già previsto delle perdite simili. D’altronde i costi del personale sono quelli che pesano di più, portando a bilancio delle uscite per 182 milioni, di cui circa 155 solo per i calciatori: cifre che di fatto sono di poco superiori ai ricavi totali, che si attestano intorno ai 200 milioni di euro.
Roma, un passivo così non si era mai visto
A non far preoccupare la Roma c’è inoltre l’adesione al decreto liquidità che consente alle aziende di ripianare i deficit nell’arco di 4 esercizi (quindi nel caso specifico del club giallorosso c’è tempo fino al 2026). In più, per quanto riguarda il prossimo bilancio, ci sono elementi che dovrebbero far sì che i costi risultino più contenuti, come ad esempio l’uscita della società dalla borsa: in questo caso i risvolti positivi si vedranno solo nell’esercizio 2022-23.
Per coprire l’attuale importante fabbisogno finanziario, risultano fondamentali le risorse immesse da Dan Friedkin (il totale dei versamenti nelle casse giallorosse dall’agosto 2020 è di 500 milioni, ndr), l’eventuale cessione di giocatori e i flussi di cassa che potrebbero essere conseguiti nel corso dell’edizione dell’Europa League cui sta partecipando la Roma.