Ucraina, strage a Makiivka: rabbia di Mosca nei confronti dei loro soldati che sono stati “traditi” dai cellulari
Si continua a combattere in Ucraina. Si è arrivati al giorno numero 315 di conflitto. Nella regione di Donetsk, nelle ultime ore, è stata compiuta una vera e propria strage. Con il passare dei minuti il bilancio continua ad aumentare. Riguarda il numero dei militari russi morti, ad opera di un attacco da parte degli ucraini. Il tutto è accaduto a Makiivka. Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa russo. Da Mosca, infatti, fanno sapere che sono infuriati con la mossa da parte dei loro soldati che sono stati, in qualche modo, “traditi“.
Da chi? Dai loro cellulari. In questo modo il loro nemico ha potuto localizzare il loro obiettivo senza problemi. Tanto da provocare una vera e propria carneficina. Sono 89, per il momento, i soldati russi uccisi. Tra le vittime anche il vice comandante del reggimento, il tenente colonnello Bachurin. Da Mosca, ripetono, che avevano annunciato il divieto assoluto di utilizzare dispositivi elettronici. Proprio per questo motivo, per non dare alcun tipo di segnale agli ucraini che ne hanno approfittato.
Dal ministero russo fanno sapere che sono stati presi altri provvedimenti. Ricordiamo che l’attacco è avvenuto al primo dell’anno in una scuola professionale. Dove all’interno erano presenti soldati russi. Dei razzi, lanciati dai militari ucraini (sistema missilistico ‘Himars‘ fabbricazione americana), hanno colpito l’intero edificio.
Non è da escludere che altri corpi si trovino, in questo momento, sotto le macerie. Da Kiev fanno sapere che almeno 400 militari nemici hanno perso la vita. Anche se si tratta ancora di un numero provvisorio. In ogni caso, fanno sapere, quello di Capodanno è una delle perdite maggiori per Mosca da quando è iniziato il conflitto.