E’ morto a 74 anni Gosaku Ota a causa di complicazioni legate al Covid. Era stato uno dei creatori dei famosi robot giganti sugli schermi tv negli anni ’80
Il fumettista giapponese, disegnatore tra gli altri di Mazinga Z, Goldrake e i manga di Go Nagai di cui fu stretto collaboratore, divenuti popolarissimi cartoni animati in Italia che hanno interessato almeno due generazioni di adolescenti.
UFO Robot Goldrake, nota in italiano anche come Atlas UFO Robot, è un anime televisivo di genere mecha prodotto dalla Toei Animation dal 1975 al 1977 e basato sull’omonimo manga di Gō Nagai.
I cartoni preferiti di una generazione di ragazzi
In Italia la serie fu trasmessa per la prima volta alle 18:45 del 4 aprile 1978 sulla Rete 2 all’interno di un contenitore serale. La prima puntata fu introdotta da una breve presentazione fatta dall’ annunciatrice RAI di allora, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e della fantascienza giapponese e che raccontava il successo riscosso all’estero da questi “particolari cartoni animati”.
Quella era infatti la prima serie robotica giapponese a essere trasmessa in Italia. Atlas Ufo Robot cambiò per sempre il genere dei cartoni animati trasmessi in televisione e appassionò migliaia di ragazzi. Un genere che spopola anche oggi a distanza di quasi 50 anni. Uno dei creatori di questo fenomeno Gosaku Ota, è venuto a mancare per delle complicanze causate dal Covid già lo scorso 12 dicembre, ma la notizia è stata divulgata soltanto oggi.
La prima serie tv robotica
A detta di tutti gli esperti, Ota ha lasciato un segno indelebile dando una versione personale, per certi versi più matura, ai personaggi del collega Nagai con cui collaborava. Ota disegnava le versioni manga, su carta dunque, delle saghe di Nagai: Mazinga Z, il Grande Mazinga e Goldrake, ma anche Getter Robot e Jeeg robot d’acciaio. 
Il successo di Actarus alla guida del suo Goldrake e con l’inseparabile alabarda spaziale con la quale combatteva i nemici che arrivavano da altri mondi, divenne subito un grandissimo successo tra i giovanissimi e non solo e una sigla musicale che gli adulti di oggi, ma adolescenti di allora, ricordano perfettamente a memoria. Con Ota, rilevano gli esperti di Nippon Shock Edizioni, “se ne va un altro pezzo della Goldrake generation”.
