Lo scrittore si scaglia contro chi attacca e reprime violentemente i trasgressori delle opere d’arte e delle sedi istituzionali
Un attacco contro le istituzioni e una difesa accorata nei confronti dei ragazzi che hanno imbrattato il Senato e altri che hanno tirato addosso la vernice sulle opere d’arte. Una presa di posizione, quella dello scrittore Erri De Luca, che sta facendo discutere parecchio, anche perché c’è chi, come il quotidiano Libero, lo vede come un vero e proprio insulto all’attuale governo che non ha fatto certo passare il gesto di qualche giorno fa a Palazzo Madama da parte di alcuni ambientalisti.
All’elenco dei difensori d’ufficio dei vandali che hanno oltraggiato il Senato ci mancava lo scrittore buonista, scrive il quotidiano Libero. “Definirle forme di protesta e per me riduttivo. Sono ordini del giorno che riguardano la vita del mondo che ci ospita e l’epoca presente. Le manifestazioni in piazza sono forme consumate di testimonianza politica. Servono gesti espliciti, comunicativi e innocui. Ne stiamo discutendo perché riescono a richiamare l’attenzione della cronaca“.
“Sono forme di lotta politica di Ultima Generazione”
Cosi lo scrittore Erri de Luca commenta dunque le azioni degli ambientalisti, dai quadri di Leonardo e Van Gogh, protetti dal vetro, imbrattati fino alla vernice lavabile lanciata su Palazzo Madama. “Oggi su queste forme di lotta politica di Ultima Generazione mi limito a constatare che sono ragionevoli e misurate sulla sensibilità attuale cosi attenta alle superfici. Schizzarle di vernice lavabile suona scandaloso alle epidermidi di chi non fa niente di niente per ridurre i danni ambientali“, spiega con tono quasi sprezzante De Luca.
E ritiene, lo stesso scrittore, che “i veri vandali fanno leggi che ostacolano i salvataggi di chi sta affogando in mare. C’è un vandalismo in corso sui rincari delle bollette energetiche. Invocare manette e una forma di impotenza. Ma gioca a favore delle ragioni dei gesti simbolici“. Un insulto pesantissimo al premier Giorgia Meloni ma anche a tutto il governo che ha varato la stretta per evitare che l’Italia diventi l’unico porto di sbarco nel Mediterraneo.