Mosca, l’architetto italiano di Putin non cambia idea: “Resto qui”

Da Mosca arrivano direttamente le ultime dichiarazioni da parte di Lanfranco Cirillo. Quest’ultimo è conosciuto meglio come l’architetto del presidente della Russia, Vladimir Putin

Nessun passo indietro per l'architetto di Putin
Lanfranco Cirillo, architetto di Putin (Ansa Foto) Notizie.com

Subito dopo l’inizio del conflitto in Ucraina si è parlato anche di una vicenda che riguarda il nostro Paese. In particolar modo dall’uomo che vedete inquadrato in foto. Molto probabilmente avrete sentito parlare di Lanfranco Cirillo. Meglio conosciuto come l’architetto dell’uomo più chiacchierato al mondo in questo momento, Vladimir Putin. Il numero uno della Russia, per quanto riguarda lavori ed altro, si è sempre affidato all’italiano.

Tanto è vero che lo stesso, da anni, vive a Mosca. E non ha alcuna intenzione di lasciare la capitale russa. Per nessun motivo al mondo. Tanto è vero che, nelle ultime ore, sono arrivate alcune sue dichiarazioni ai microfoni dell’Ansa. All’agenzia di stampa ci ha tenuto a ribadire che non è nei suoi programmi lasciare Mosca. Visto che la considera la sua attuale casa ed anche il posto in cui lavora. Anche perché, proprio nella capitale russa, ha i suoi interessi ed anche le principali relazioni.

Mosca, l’architetto di Putin, Cirillo: “Non lascio la Russia”

Nessun passo indietro per l'architetto di Putin
Lanfranco Cirillo, architetto di Putin (Ansa Foto) Notizie.com

Per il momento non ha alcun desiderio di ritornare nel nostro Paese. Anche se, in un modo o nell’altro, dovrà farlo per un motivo. Ed anche molto serio. Di questo, però, ne parleremo più in avanti. Queste sono alcune delle sue parole: “Al momento non ho motivo, e neppure desiderio, di rientrare in Italia, visto il trattamento che mi è stato riservato.

Come riportato in precedenza, però, nelle prossime settimane dovrà comunque presentarsi davanti al tribunale di Brescia. Precisamente il 23 febbraio. Anche perché c’è un mandato di arresto, nei suoi confronti, firmato proprio dalla Procura della città lombarda. Riguarda una inchiesta di reati fiscali. Ricordiamo che, nei mesi scorsi, all’architetto di Putin sono stati sequestrati ben 140 milioni di euro. Tra poche settimane inizierà il suo processo: anche perché, per la giustizia italiana, l’uomo è considerato un latitante.

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