Amazon, purtroppo le notizie che arrivano direttamente dal colosso americano sono tutte vere. In questo momento i dipendenti rimangono con il fiato sospeso
Il 2023, a quanto pare, non è iniziato affatto con il piede giusto per i dipendenti Amazon. Le notizie che arrivano, come riportato in precedenza, non sono affatto delle migliori. Gli stessi hanno aspettato, invano, che qualcosa potesse cambiare all’interno dell’azienda. Insomma, che potessero arrivare delle ottime notizie direttamente dai vertici alti della stessa. Niente di tutto questo. Anzi, quelle che arrivano, sono a dir poco terribili.
Una situazione che pare proprio non voglia andare a migliorare. Anche perché stanno arrivando le prime conferme di quello che adesso stiamo per andarvi a raccontare. Il modello della società continua. Anche a costo di tagliare il personale. Già, ed è proprio di questo che vi parliamo: a quanto pare sono pronte le richieste di licenziamento per buona parte di alcuni dipendenti che, adesso, sono costretti a trovarsi un altro lavoro. Come se, al giorno d’oggi, fosse così semplice.
Amazon, pronti almeno 18mila licenziamenti: dipendenti col fiato sospeso
Il colosso americano è pronto ad effettuare dei grandi cambiamenti all’interno ed anche all’esterno dell’azienda. A quanto pare sono pronti ben 18mila licenziamenti da parte di dipendenti. Questo è quello che ha fatto sapere, in una nota, l’amministratore delegato di Amazon, Andy Jassy. Queste sono alcune delle sue parole in merito: “L’economia incerta e le rapide assunzioni degli ultimi anni sono le motivazioni indicate in una nota dall’azienda“.
Non solo: l’ad ha continuato dicendo che la società ha affrontato un periodo economico molto difficile. La situazione non cambierà e sono pronti a proseguire per la loro strada. “Questi cambiamenti ci permetteranno di continuare il nostro percorso più a lungo e in modo più concreto“. Quelli a pagarne le spese saranno i dipendenti dei negozi. In particolar modo ‘Amazon Fresh‘ e ‘Amazon Go‘. Le lettere di licenziamento arriveranno a partire dal 18 gennaio.