Lâex centrocampista della Sampdoria, ora responsabile del settore giovanile blucerchiato, ha parlato a Notizie.com del compagno scomparso oggi: âEra un fratello, quella squadra composta soltanto da giocatori e uomini in gambaâ.Â
Unâaltra morte arrivata troppo presto. Dopo Sinisa Mihajlovic, un male si è portato via anche Gianluca Vialli. La triste notizia è arrivata stamattina, un pugno nello stomaco. Calciatore, allenatore, commentatore sportivo, dirigente. Livello assoluto a prescindere dal ruolo ricoperto. Lâimpresa piĂš grande nella stagione 1990-1991: campione dâItalia con la Sampdoria, un traguardo unico, mai piĂš ripetuto.
Notizie.com ha contattato Giovanni Invernizzi, attuale responsabile del settore giovanile della Samp, un altro dei protagonisti di quella squadra allenata da Boskov che fece sognare i tifosi. âGianluca era un fratello per me! Una persona unicaâ, ha commentato commosso ai nostri microfoni. âLâho visto un mese fa, eravamo tutti insieme per la presentazione del docu-film sullo Scudetto vinto nel â91, purtroppo rimarrĂ lâultima voltaâ.Â
Invernizzi, una vita trascorsa in blucerchiato in diverse vesti (calciatore, allenatore delle giovanili e dirigente), ha ricordato Vialli elogiando le sue qualitĂ calcistiche e umane: âGianluca ha lasciato il segno nel calcio e nella vita. Era uno dei nostri fratelli, la nostra squadra era composta da tante persone in gamba, lui era uno di noi!â. Un commento che si unisce al coro degli altri giocatori che facevano parte di quello spogliatoio e non solo. Da chi   lâha vissuto come compagno a chi lâha conosciuto successivamente, da tecnico o come collaboratore della Nazionale. Gianluca Vialli dopo Sinisa Mihajlovic, un altro segno nel mondo del calcio che non potrĂ essere cancellato.