Gregucci: “La sera prima di affrontare Vialli era difficile prendere sonno”

Il ricordo dell’ex difensore: “Abbiamo fatto il militare insieme. Indimenticabili le cene dopo il corso a Coverciano. Era una persona vera, che amava il calcio”

Da difensore centrale ha spesso ingaggiato duelli duri con Gianluca Vialli. Angelo Gregucci era uno dei suoi marcatori nelle gare disputate da Gianluca Vialli in serie A. Prima alla Cremonese, poi alla Sampdoria, infine alla Juventus. “Se ne va una persona vera, un uomo che ha dato tutto al calcio. Uno di quelli che amava questo sport, forse più della sua vita. Perdiamo una figura importantissima e per quello che mi riguarda, c’è ancora più rammarico”.

Angelo Gregucci ricorda Gianluca Vialli

Perchè?
“Perchè si tratta di uno dei massimi esponenti della mia generazione. Siamo tutti e due del 1964 e mi legano a lui tanti ricordi. Dal militare svolto insieme, alle tante partite giocate in serie A. Sto perdendo tanti punti di riferimento importante. Prima un idolo indiscusso come Pelè, poi Gianluca, dopo un altro grande come Sinisa. Siamo ogni giorno più poveri”.

Cosa ricorda di Gianluca Vialli?
“Io avevo un bel rapporto con lui. E avevo, soprattutto le prime volte, l’ingenuità di pensare che, l’aver cementato un bel rapporto potesse servire per vederlo più tranquillo in campo. Invece quando si scendeva sul terreno di gioco dimenticava amicizie e rapporti. Era una bela, dal punto di vista sportivo. Un grande giocatore”.

Che giocatore era?
“E’ stato un uomo simbolo. Ha contraddistinto poche società, ma facilmente identificate: la Cremonese, la Sampdoria e la Juventus in Italia e il Chelsea in Inghilterra. E’ stato il primo a ricoprire il ruolo di allenatore e giocatore. Alla Samp ha raggiunto il culmine, diventando con Mancini un capobanda per tutti. E poi il coronamento con la Nazionale italiana. E’ stato un vero uomo di sport. Aveva una passione infinita per il calcio. Una persona buona, leale, della mia generazione. Mi sento di aver perso del terreno sotto i piedi. Paolo Rossi, Gianluca Vialli, Sinisa Mihajlovic, sono parte della mia vita”.

Gianluca Vialli (Foto LaPresse) Notizie.com

Cosa pensava prima di affrontarlo?
Era difficile prendere sonno la notte prima. Mi immaginavo che sarebbe stata dura. Marcare Vialli era un problema per tutti: era forte fisicamente, bravo tecnicamente, strepitoso in acrobazia. Sapeva calciare con tutti i due piedi, era bravo nell’inserimento e di testa. I calciatori di oggi eccellono in una caratteristica. Lui le aveva tutte”.

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