Influenza e Covid, crescono i problemi per trovare i farmaci specifici per curarsi: la soluzione e nei generici.
Pare proprio essere in problema sempre più presente, moltissimi farmaci sono quasi impossibili da essere trovati: specialmente se parliamo di quelli contro l’influenza e il Covid e problemi simili, tipici di questa stagione.
Ad avere sottolineato il problema è stata anche la stessa Federfarma che in una nota ufficiale ha ribadito questo problema più volte, segnalando anche il tutto all’Agenzia italiana del farmaco: “Al momento c’è sempre un’alternativa per i cittadini che non riescono a trovare il farmaco di cui hanno bisogno”, queste le parole del segretario nazionale Roberto Tobia. Insomma un problema importante che da un certo punto di vista sembra essere stato sanato dalla scelta dei farmaci generici che in qualche modo presentano gli stessi principi attivi.
Influenza e Covid, la soluzione è nel farmaco generico
Come detto prima, sempre di più in questi periodo si sta diffondendo il problema legato ai farmaci specifici che per curare influenza e Covid non si riescono in nessun modo a trovare.
“Sugli equivalenti è questione di cultura”, dice Michele Uda, direttore generale di Egualia, spiegando come nella maggior parte dei casi la soluzione sia proprio quella di dare al paziente un farmaco generico e con gli stessi principi attivi che possa sopperire al problema o anche, come alcune farmacie già fanno, creare in laboratorio il farmaco stesso.
“Anche se gli acquisti di farmaci equivalenti sono in crescita, c’è una grossa fetta della popolazione che è ancora legata al farmaco di marca e che non considera proprio la possibilità di acquistare un prodotto di eguale efficacia e di minor costo”, ha poi aggiunto precisando come in ogni caso anche il farmaco generico abbia lo stesso principio attivo, la stessa quantità e identica modalità di rilascio all’interno del nostro corpo di quello originale.
Ad ogni modo, la ricerca di un farmaco equivalente va avanti per forza di cose anche se non allo stesso modo in tutta l’Italia, come riporta il Messaggero: ad essere ancora privilegiato è il Nord, rispetto al Centro e al Sud.
