Un vero e proprio blitz da parte della polizia che ha arrestato il figlio del potente Narcos: una vicenda che ha creato molti malumori nel Paese. Tanto è vero che le autorità hanno lanciato l’allarme
In Messico, oramai, non si sta parlando d’altro se non della notizia che ha creato un vero e proprio terremoto nel Paese. La polizia ha arrestato Ovidio Guzman, figlio di Joaquin. Per chi non lo sapesse, quest’ultimo, è stato un superboss del traffico della droga. Considerato uno dei leader in questo settore nel Paese. Tanto da essere massacrato dalla violenza da parte dei Narcos. In manette, ora, ci è finito il figlio: conosciuto anche come ‘El Chapo‘.
Secondo quanto riportano alcune fonti del governo pare che l’uomo sia stato arrestato a Culiacan. Come riportato in precedenza si è trattato di un vero e proprio blitz da parte delle truppe di élite. Secondo quanto riferiscono i giornali locali ed internazionali, pare che l’arrestato si trovi già nel carcere di massima sicurezza. Proprio come il padre che, adesso, si trova in una prigione del Colorado. Con la differenza che lo stesso è stato arrestato più volta, ma è sempre riuscito a scappare. Proprio come nei film d’azione. Non è un mistero che la sua vita sia stata ispirata ad una serie tv che si trova ora su Netflix.
La notizia del suo arresto, però, non è stata accettata dagli stessi narcos che hanno iniziato a provocare i primi problemi. Tanto è vero che la tensione nel Paese è altissima. Basti pensare che le autorità del governo di Sinaloa e di Culiacan hanno invitato la popolazione a non uscire di casa. Vari episodi di rappresaglia si sono verificati nelle due città citate. Il tutto dopo che il figlio di Guzman è stato arrestato.
Non si tratta affatto della prima volta che finisce in manette. Già nel 2019 andò in carcere, ma venne rilasciato dopo poco tempo. Dopo un blitz da parte dei suoi uomini. Le autorità non hanno potuto fare altro che lasciarlo libero. Un segnale che non è stato ben visto. Questa volta, però, il governo ha deciso di usare le maniere forti. Anche perché, nei prossimi giorni, ci sarà il tanto atteso incontro tra i due omologhi messicani e americani: Obrador e Biden.