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Cronaca

Pasticceria chiude dopo 17 anni: l’addio ai clienti

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Argia Renda

La pasticceria di Sacile chiude i battenti dopo 17 anni di attività, grazie a Quota 103 e a causa dei costi alti.

E’ una notizia davvero sconvolgente quella che arriva da Sacile e che riguarda una delle pasticcerie storiche del quartiere, in attività da diciassette anni: l’ultima torta è stata quella sfornata il 31 Dicembre alle ore 17.

Pasticceria Sacile, foto fonte Corriere del Veneto. Notizie.com

La pasticceria in questione è la Dolciamano che ha chiuso la serranda il giorno di San Silvestro approfittando anche di Quota 103: “Ho approfittato di quota 103 (62 anni e 41 di contributi). Il continuo aumento dei costi, sia delle materie prime che dell’energia, ci avrebbe costretto ad aumentare i prezzi, cosa che avevamo preferito evitare in questi ultimi mesi. Non puoi riversare sempre tutto sul consumatore, o alla lunga sarà come segare il ramo su cui sei seduto” queste le parole di Mauro Mazzaschi, il pasticcere del Dolciamaro”.

Insomma davvero un momento di grande commozione che ha coinvolto anche gli ultimi clienti, che proprio quel giorno si sono recati in pasticceria per fare il loro ultimo acquisto.

Pasticceria di Sacile chiude dopo 17 anni: “I costi fissi rischiano di farla diventare un bene di lusso”

Si tratta dell’ennesima attività che sotto un certo punto di vista si trova costretta a chiudere i battenti per via delle troppe spese, che come spiegano anche i titolari della nota pasticceria, rischiano di riversarsi sui clienti stessi.

Pasticceria, Notizie.com

La corrente è triplicata in meno di un anno, i costi fissi rischiano di far diventare la pasticceria un bene di lusso, la Tv propone dolci super spettacolari che però necessitano di ore ed ore di lavoro, mentre il cliente entra e conta di farsi fare una torta a più piani pagandola qualche carta da 10 euro” ha commenta Mazzaschi sempre nella sua intervista che grazie al suo lavoro ha vinto numerosi premi.

La sua era stata una scelta fatta per amore della moglie Daniele, il pasticciere si è infatti trasferito a Sacile per lei e insieme hanno fatto nascere dal nulla la nota pasticceria che proprio il giorno di San Silvestro ha fatto l’ultimo saluto ai clienti storici e non solo, prima di abbassare per sempre la serranda.

“Il problema sono gli orari: lavorare le feste e le domeniche non piace ai giovani” ha ammesso Daniela, parole condivise dallo stesso Mauro: “10, 12 ore al giorno devi metterle in conto e si comincia a lavorare alle 4, 4.30 per portare a banco i pasticcini freschi per le 8.30″. E chissà che cosa nascerà proprio al posto di questa storica attività?

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Argia Renda