Si avvicinano sempre di più le elezioni per il Presidente della Regione Lazio, il Pd sera orientato sulla Bianchi ma poi arriva l’accusa.
Pareva proprio essere l’accordo tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle per la scelta del candidato da presentare alle prossime elezione della Regione Lazio che devono decidere il successore di Nicola Zingaretti, Presidente uscente.
Eppure le cose, proprio nelle ultime ore, sembrano essere andate in modo diverso: il motivo della nuova frattura riguarda proprio Donatella Bianchi, giornalista Rai e ex Presidente del Wwf: un nome che sembrava mettere tutti in accordo, ma solo in principio.
Tanto per cominciare, proprio come riporta il Giornale.it, l’annuncio non è per nulla piaciuto a Calenda, che proprio su Twitter ha ammesso: “Ce lo dicesse subito se vuole fare questo pastrocchio con i grillini, noi ci presentiamo con un nostro candidato”. Ma non è finita qua.
“Non ci sono margini. Gli accordi si fanno sui programmi, cioè sulle cose da fare per i cittadini. Invece il Pd ha calato dall’alto un candidato e ha insistito sull’inceneritore di Roma” sono queste le parole del Movimento Cinque Stelle a cui poi inseguito ha fatto anche coro lo stesso Pd, che tramite la voce del Deputato Andrea Casu, già segretario romano del partito ha ammesso: “Bianchi chiarisce, in maniera furbetta, di puntare a prendere il doppio stipendio da consigliera di opposizione e conduttrice Rai per i prossimi anni, visto che le sue possibilità di essere eletta presidente sono pari a zero” e ancora: “E’ stata messa in campo da Conte solo per tentare di far perdere il Pd. Un compito, a quanto pare, non troppo arduo”.
Insomma l’accordo sembra davvero essere sfumato all’ultimo momento, quando i giochi sembravano ormai essere fatti.
Dal canto loro salgono le buone notizie per il centro destra, secondo gli ultimi sondaggi, pare infatti che il loro candidato Francesco Rocca, sia primo in solitaria con oltre il 42 per cento delle preferenze. Solo secondo, quasi otto punti più dietro, il prescelto del Partito Democratico, Alessio D’Amato, assessore alla Sanità nella giunta di Zingaretti. A chiudere poi infine il podio, la pentastellata Donatella Bianchi.