L’ex leggenda del calcio, Juninho Pernambucano non le ha mandate a dire a Rudi Garcia, attuale allenatore dell’Al-Nassr. Ovviamente si è parlato della vicenda Cristiano Ronaldo. Il brasiliano non ha per nulla utilizzato parole tenere per il mister
Una cosa è certa: Rudi Garcia non ha lasciato ottimi ricordi in Francia. In particolar modo sulla panchina dell’Olympique Lione. Lo si capisce chiaramente dalle ultime dichiarazioni che arrivano dal club. In particolar modo dal direttore sportivo della squadra francese. Per molti è considerato uno dei maestri delle punizioni. Tanto è vero che ogni tiro che effettuava, spesso e volentieri, il pallone si depositava in rete. Con qualche capello bianco in più, però, è sicuramente riconoscibile: Juninho Pernambucano.
Anche l’ex centrocampista brasiliano ha voluto commentare la vicenda del passaggio di Cristiano Ronaldo ai sauditi dell’Al-Nassr. Anche perché, quest’ultimo team, è guidato proprio dal francese. Le dichiarazioni del dirigente, nei confronti del suo ex mister, sono state molto dure. Parole davvero pesanti che non sono affatto passate inosservate ed hanno scatenato un vero e proprio terremoto. Lo fa capire in una intervista che ha rilasciato al settimanale portoghese ‘MaisFutebol‘.
Queste sono alcune delle dichiarazioni che il brasiliano ha rilasciato durante l’intervista: “La mia esperienza con lui è stata terribile. E’ il peggior personaggio di calcio che abbia mai incontrato nella mia vita. Non sa fare niente, ha paura quando fa le cose. Rispetta solamente chi ha potere“.
Poi, sull’arrivo di Cristiano Ronaldo, è stato ancora più duro nei suoi confronti: “Non farà nulla che possa risultare d’intralcio. Anzi servirà anche la colazione a Cristiano se necessario. Cercherà di essere suo amico, di stargli vicino e farà tutto il possibile per questo. Sarà un sogno per lui essergli amico“.
Ovviamente gli è stato chiesto anche il suo “astio” calcistico verso di lui: “Ho scoperto che quando acquistavamo i brasiliani non era contento e non li faceva giocare. Questo ha creato un vero e proprio problema all’interno della società. A lui non interessa il successo della squadra, ma che sia al centro dell’attenzione“.