Una passeggiata nei boschi contro l’ansia e la depressione

Combattere ansia e depressione è possibile senza nessuno aiuto farmacologico: una passeggiata nei boschi è quello che ci vuole.

Potrà sembrare incredibile, eppure pare proprio che il metodo giusto per potere superare l’ansia e la depressione, magari legati ad un periodo non troppo felice della propria vita, si possa fare, senza dovere per forza ricorrere ai farmaci.

Passeggiare nei boschi
Passeggiare nei boschi, Notizie.com

Ad averlo rivelato, come riporta l’Agi.it, è stata una nuova ricerca dell’Università norvegese di scienza e tecnologia (NTNU) appena pubblicata su Journal of Clinical Medicine, lo studio è stato guidato dal professor Simone Grassini, insieme al suo team: “Dopo una passeggiata nei boschi, le spalle si abbassano, il cuore smette di battere forte, i pensieri scorrono un po’ più calmi”.

Questa ricerca è stata effettuata prendendo come campione un numero di adolescenti e giovani adulti che vivono in Norvegia,  da queste parti, forse anche a causa dell’uso di social media e smartphone, il numero di persone che soffrono di depressione e  ansia è raddoppiato.

Passeggiare nei boschi è il rimedio giusto contro la depressione, lo dice una ricerca

Come accennato prima, ad averlo rivelato e confermato è stata una lunga ricerca: il 44% delle ragazze adolescenti in Norvegia al momento lotta con lo stress e i pensieri pesanti e non è tutto sempre in Norvegia, una persona su dieci si trova a dovere sperimentare questo stato d’animo.

Passeggiare nei boschi, Notizie.com

“Queste passeggiate sono un metodo efficace e semplice per qualcosa con cui molte persone lottano”, sono queste le parole dello stesso Grassini, neuroscienziato e professore associato di psicologia all’Università di Stavanger e ancora: “Studi condotti all’aperto hanno dimostrato che anche una breve esposizione a un ambiente forestale porta a una minore attività nel centro della paura del cervello”.

Insomma si tratta proprio di una notizia importante, infatti, nonostante il potere curativo della natura non è stato in alcun modo analizzato con metodi scientifici, sono sempre di più le prove che questo fenomeno possa accadere. A parlarne sono stati anche alcuni filosofi, come ad esempio Solveig Be, professore di filosofia alla NTNU: “E’ importante sottolineare il fatto fondamentale che anche gli esseri umani fanno parte della natura. Se torniamo abbastanza indietro nella nostra storia evolutiva biologica, siamo imparentati con tutto ciò che vive e ha vissuto. Un filosofo con cui ho lavorato per un po’, Merleau-Ponty, sostiene che ovunque ci sia vita in natura, c’è significato. Questo significato risuona con noi”.

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