Le rapide canonizzazioni di Giovanni XXIII nel 2014 e di Giovanni Paolo II fanno pensare a una decisione in tempi molto brevi
Durante i funerali di Benedetto XVI sono stati gli stessi fedeli a invocane la canonizzazione e la cosa ha colpito molto l’opinione pubblica in generale, per l’attestato rivolto dalla gente a un papa che, purtroppo, non è potuto stare sullo scranno di Pietro per molto tempo.
La congregazione “per le cause dei santi” segue il percorso di possibile canonizzazione, istituzione situata in un palazzo a pochi metri da piazza San Pietro dove, proprio come avviene in un tribunale, si istruiscono le cause che possono portare a proclamare la santità di una persona dopo la sua morte.
Sono stati gli stessi fedeli presenti alle esequie di Benedetto XVI a chiedere a gran voce di nominare Santo Papa Ratzinger. Un percorso, quello della santificazione, mai semplice e rapido, ma che proprio negli ultimi decenni ha avuto invece delle situazioni risolte con una inconsueta velocità. Basti pensare al precedente di Papa Wojtyla, il suo processo di santificazione avvenne addirittura a tempo di record.
La beatificazione e la canonizzazione furono infatti velocissime. In seguito al grande impatto emotivo della sua morte, per Giovanni Paolo II fu autorizzato un iter più breve. E a stabilirlo fu proprio Papa Benedetto XVI. Wojtyla venne beatificato nel 2011, a sei anni dalla sua scomparsa, per poi divenire santo nel 2014. Neanche 10 anni per una canonizzazione che di solito richiedeva molti decenni e in qualche caso addirittura dei secoli.
Dal 1958 a oggi tutti i Papi sono diventati santi. A decidere i tempi e modi saranno ovviamente la Chiesa e Papa Francesco e, per cominciare a intuire la velocità dell’iter, il primo passo sarà quello di sapere quando verrà fatta la richiesta di beatificazione di Papa Ratzinger.
A quel punto potrà partire l’intero iter. Si inizia con una proposta di avvio del processo: se la richiesta viene accettata dal vescovo della Chiesa locale, dove il candidato ha trascorso la vita e ha operato, si parte con il procedimento vero e proprio. Prima di diventare Santo, il candidato deve essere riconosciuto servo di Dio, venerabile e beato: la santità è quindi solo l’ultimo gradino di una lunga scala. Decisivo sarà il ruolo di Papa Francesco, soltanto lui ha il potere di velocizzare l’inizio dell’iter cominciando a non opporsi a quelli che potrebbero chiedere una santificazione veloce.