La guerriglia tra ultrà in A1 ha provocato la dura reazione dei ministri Abodi e Piantedosi. Ecco cosa hanno detto.
La domenica di Serie A è stata sicuramente condizionata dalla guerriglia in A1 tra i tifosi di Roma e Napoli. Uno scontro a distanza che ha provocato un ferito e diversi contusi oltre che naturalmente un’indagine per cercare di risalire ai responsabili di quanto successo.
Sulla vicenda è intervenuta anche la politica. Il primo a dire la sua su quanto accaduto è stato Matteo Salvini che in un post sui social aveva scritto: “Autostrada chiusa e viaggiatori bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro mai allo stadio”.
Un pensiero condiviso anche dal ministro dello Sport Abodi in una dichiarazione all’Ansa: “C’è una differenza abissale tra chi va allo stadio per cantare, gioire, soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale creando problemi alle persone perbene. Questi non sono tifosi, ma l’errore più grande è quello di fare tutta l’erba un fascio. Nel 2023 paga chi sbaglia e mi auguro che succeda anche in questo caso“.
Da parte del ministro Piantedosi nessuna dichiarazione ufficiale. Il titolare del Viminale si è messo subito in contatto con il capo della polizia per congratularsi per l’intervento visto che gli agenti sono stati tempestivi e il loro arrivo ha permesso di evitare delle conseguenze molto più gravi.
Il ministro nelle prossime ore si metterà in contatto con l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive e naturalmente chiederà un intervento, ma allo stesso tempo gli dirà di valutare con calma e attenzione quanto successo. Si tratta di un passaggio fondamentale visto che ora le tifoserie di Roma e Napoli rischiano delle sanzioni importanti.
Per il momento, come detto, nessuna decisione è stata presa, ma siamo certi che il pugno duro arriverà ed ora il rischio per Roma e Napoli è di non avere i propri tifosi al fianco nelle trasferte.