Inflazione record nel 2022, mai così alta dal 1985: ecco come difendere i risparmi

La flessione registrata a dicembre, dovuta prevalentemente ai beni energetici, non basta a contenere l’aumento dei prezzi che su base annuale si conferma comunque elevato: all’11,6%, dal +11,8% del mese precedente

Rallenta l’inflazione a dicembre. Lo rileva l’Istat nella stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente). Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni energetici, (che, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, passano da +67,6% di novembre a +64,7%), in particolare della componente non regolamentata (da +69,9% a +63,3%) e ai prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +11,4% a +9,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,8% a +6%).

Soldi
L’inflazione erode e avanza sempre di più (Ansa)

Nel 2022, in media, i prezzi al consumo registrano una crescita pari all’8,1%, a fronte del +1,9% registrato nel 2021, segnando l’aumento più ampio dal 1985 (quando fu pari a +9,2%), principalmente a causa dall’andamento dei prezzi dei beni energetici (+50,9% in media d’anno nel 2022, a fronte del +14,1% del 2021). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, la cosiddetta inflazione di fondo, i prezzi al consumo crescono del 3,8% (+0,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 4,1% (+0,8% nel 2021).

La banca garantisce una remunerazione al tasso di interesse

A fronte del vincolo concordato con il cliente, la banca garantisce una remunerazione al tasso di interesse previsto nel contratto. Il conto deposito libero, invece, non prevede l’obbligo di tenere ferme le somme in giacenza, perciò il risparmiatore può ritirare le somme depositate in qualsiasi momento senza incorrere in penali. Il rendimento però è più basso. Modelli ibridi permettono lo svincolo delle somme depositate a fronte di una diminuzione della remunerazione.

La Presidente
I consigli della Bce per affrontare nel migliore dei modi questa inflazione record © Ansa

Il tasso d’interesse del conto deposito rappresenta il rendimento garantito sul capitale investito dal cliente, ossia sulla somma depositata e vincolata. Solitamente gli interessi sulle somme depositate sono comunicati sotto forma di tasso di interesse lordo, il cui rendimento effettivo si riduce per via della tassazione, attualmente fissata al 26%. Sul conto deposito è applicata anche una imposta di bollo sul conto pari allo 0,2% del denaro presente sul conto alla fine del periodo cui si riferisce il rendiconto.

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