La telefonia fissa continua ad avere un costo importante per Regioni e città. Ecco cosa dice un report riportato dall’Adnkronos.
Nonostante il mondo ormai sia diventato tecnologico, la telefonia fissa continua ad essere una parte essenziale oltre che un costo fisso per Regioni e città. Il Centro Ricerche della Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana ha pubblicato un report su quanto si spende nel nostro Paese e i dati sono stati portati dall’Adnkronos.
Per prima cosa bisogna sottolineare che la Fondazione ha deciso di valutare queste spese attraverso un rating molto simile a quello utilizzato dalle agenzie per l’andamento economico dell’intero Paese. Quindi, per esempio, la tripla A permette di individuare la migliore performance mentre la C la peggiore.
Ritornando alla telefonia fissa il miglior rating è stato dato a Basilicata, Toscana e Lombardia, che nel complesso hanno speso davvero poco nel 2021. La prima ha avuto una uscita di 14mila euro. Le altre due, invece, hanno superato i 50mila, ma sono rimasti comunque in un costo contenuto naturalmente anche in base al numero di abitanti. Le meno efficienti, invece, sono Liguria e Umbria. In particolare, quest’ultima ha dovuto sborsare il doppio di quanto fatto nel 2018.
Per quanto riguarda i valori assoluti, invece, troviamo una conferma nel rating AAA e una sorpresa in quello C. La Basilicata anche in questo caso si ritrova con la minor spesa di telefonia fissa mentre il Lazio è quella che ha sborsato più soldi.
Capitolo città. Sono ben 18 i capoluoghi che hanno avuto un rating AAA. Subito dopo troviamo un folto gruppo con comunque spese inferiori rispetto a quanto ci si poteva immaginare. Sono sei, invece, i comuni che sono stati bocciati: Rieti, Benevento, Avellino, Frosinone, Enna e Lecce.
Si tratta, come detto in precedenza, di una classifica che fa riferimento direttamente al 2021 e vedremo se nel prossimo report ci saranno delle modifiche e se qualche Regione diventerà più virtuosa.