Vialli, il retroscena drammatico di un suo ex compagno di squadra

Spunta anche un retroscena che, a distanza di giorni, è a dir poco drammatico. E che, ovviamente, riguarda Gianluca Vialli. A rivelarlo è stato un suo ex compagno di squadra

La morte di Gianluca Vialli ha segnato, in ognuno di noi, una tristezza immensa. Poco importa se non seguivate il calcio o meno, la sua storia (così come quella di tante altre persone) ha toccato il cuore di tutti quanti noi. A distanza di giorni dalla sua scomparsa arrivano anche dei retroscena. Uno, in particolar modo, a dir poco drammatico. Tanto è vero che, qualche suo ex compagno di squadra, aveva ben capito che la situazione stesse andando a peggiorare sempre di più.

Il retroscena drammatico di Riccardo Ferri
Gianluca Vialli (Ansa Foto) Notiize.com

Si tratta di uno che lo conosce molto bene e che, per anni, ha condiviso davvero tutto. Anche un Mondiale. Insieme hanno giocato per nove anni. In campionato solamente avversari, ma pur sempre amici. Già perché sono tantissimi gli attestati di affetto che arrivano ora nei confronti del nativo di Cremona. Una persona che ha affrontato la malattia con il sorriso. Senza nemmeno farlo pesare agli altri, a chi gli stava intorno e lo voleva bene.

Vialli, Ferri: “Avevamo capito tutto quando…

Riccardo Ferri, storico difensore dell’Inter e non solo, ha giocato per ben nove anni in nazionale con Gianluca. In una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘ ha rivelato un aneddoto che, a saperlo ora, fa venire davvero i brividi. Per chi non lo sapesse, insieme, hanno disputato la Coppa del Mondo ‘Italia 90’. Quel gruppo si è trasferito su Whatsapp, chiamato appunto “Notti magiche“. Un retroscena straziante quello dell’ex commentatore televisivo che ha commosso tutti.

Il clamoroso retroscena di Riccardo Ferri
Riccardo Ferri (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue parole: “Ci sentivamo per gli auguri o quando c’era un evento, anche personale, da ricordare. Luca ha scritto l’ultima volta il 27 novembre per il compleanno del Mancio. Il 22 dicembre, quando c’è stato quello dello zio Bergomi, è rimasto in silenzio e lì abbiamo capito…. Poi ha continuato dicendo: “”Ho cercato per tutto il giorno di stare lontano dalla televisione senza riuscirci. Ci mancherà, mancherà al calcio italiano“.

In conclusione: “Credo che alla vittoria dell’ultimo Europeo ci sia molto di Vialli. Rivedendo l’abbraccio forte e spontaneo con Mancini non ho potuto fare a meno di commuovermi. Voleva portare le figlie all’altare, ma sono certo che alle sue ragazze avrà lasciato in eredità grandi insegnamenti. Non è vero che la morte è uguale per tutti. A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non tornerà più”.

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