L’ex grande centrocampista del Porto ai tempi in cui lo allenava lo Speciale One con le sue parole ha spiazzato tutti
Una doccia fredda per i tifosi della Roma. Di quelle che tolgono il fiato e ti lasciano a bocca aperta. José Mourinho può essere davvero il nuovo commissario tecnico del Brasile dopo l’addio del vecchio ct Tite. Ad alimentare e rendere ancora più forti le voci su questo clamoroso passaggio ci ha pensato Carlos Alberto, ex centrocampista verdeoro che con lo Special One ha lavorato ai tempi del Porto
Durante un episodio del podcast Mundo GV, Carlos Alberto ha rilanciato la candidatura del tecnico della Roma, accostato in precedenza anche al Portogallo: “Lo dico direttamente. Forse Mourinho sarà il nuovo allenatore della Nazionale brasiliana. Si tratta di una notizia. Mi ha anche proposto di fargli da assistente“.
Dal Brasile le voci sembra trovare qualche conferma
Appena andate on line, le parole dell’ex giocatore del Porto hanno fatto il giro del Sudamerica e poi del mondo, arrivando in Europa in pochissimo tempo. Mourinho non dice nulla, resta in silenzio, ma qualche trattativa col Brasile c’è stata sul serio, adesso bisognerà vedere se tutto sarà confermato oppure si tratta dell’ennesima voce messa in giro ad arte.
La stranezza di questa storia e al tempo stesso che qualcosa possa essere vero, è nel personaggio di Carlos Alberto. L’ex giocatore non è uno di quelli che racconta frottole, nel senso che quando parla, spesso e volentieri, è uno considerato serie e attendibile. Non solo. E’ molto legato a Mourinho, nel senso che i due, a quanto si apprende, sono rimasti molto in contatto, tanto da sentirsi almeno una o due volte a settimana. E’ particolare che proprio adesso Carlos Alberto se ne sia uscito in questo modo, dopo che dalla Federazione brasiliana nei giorni scorsi non confermavano, ma nemmeno smentivano le voci di una possibile trattativa. E chissà se quelle parole pronunciate nel 2016 da Moiurinho, “Oltre al Portogallo che è il mio paese, una nazionale che da sempre sogno di allenatore è il Brasile”, alla fine non si rivelino una specie di sogno finalmente raggiunto.