Guerriglia ultras Roma-Napoli, dura posizione vedova Raciti

Guerriglia ultras Roma-Napoli, dura presa di posizione da parte della vedova di Filippo Raciti. Marina Grasso è intervenuta su ‘Radio Anch’io Sport’ dove ha chiesto il pronto intervento da parte del governo

Parla la vedova Raciti
Marisa Grasso (Ansa Foto) Notizie.com

Le immagini che sono arrivate, nella giornata di ieri, sull’autostrada A1 sono a dir poco vergognose. Come le scene che sono andate in atto tra gli ultras della Roma e quelli del Napoli. Gli stessi che si erano dati “appuntamento” per darsene di santa ragione. Non risparmiando alcun tipo di colpo. Davvero un qualcosa di indecente. In merito a questi episodi ha voluto dire la sua una donna che, purtroppo, ne sa qualcosa. Visto che, proprio per colpa di alcuni scontri, suo marito ha perso la vita.

Si tratta di Marina Grasso, ovvero la vedova di Filippo Raciti. Il poliziotto ucciso durante la guerriglia tra i tifosi del Catania ed i poliziotti. Aveva solamente 40 anni e morì in servizio. In merito a quello che è accaduto ieri, dove una persona è rimasta ferita, ha voluto rilasciare una intervista ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport‘ su Rai Radio 1. Per lei si tratta di una “ferita aperta“, a distanza di quasi 16 anni da quell’episodio che ha visto morire suo marito.

Scontri ultras, parla vedova Raciti: “Governo intervenga

Parla la vedova Raciti
Marisa Grasso (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue parole: “Sono segnali di violenza che continuano a ripetersi. Lo Stato aveva promesso che non si sarebbero più verificati. Altro che ‘Anno Zero’ o del cambiamento. Queste immagini fanno male“. Poi l’appello al governo attuale: “Lo Stato di oggi, i ministri diano delle risposte e prendere delle misure se necessario. Garantire ai cittadini, forze dell’ordine e alle loro famiglie più sicurezza“.

Poi un aneddoto che riguarda proprio il marito scomparso: “A volte lo vedevo rientrare da un servizio di ordine pubblico ferito e amareggiato. Era rassegnato che le cose non sarebbero cambiate. Mi disse che le cose sarebbero cambiate solo con un morto. Purtroppo la vittima era lui. Il governo attuale deve intervenire per fare in modo che questi episodi non si verifichino più“.

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