Assalto al Parlamento, salgono a 1.500 arresti in Brasile. Bolsonaro ricoverato in Florida

A Brasilia la polizia militare ha sgomberato tutti i manifestanti bolsonaristi accampati di fronte al quartier generale dell’esercito

Il presidente del Brasile, Inacio Lula da Silva, serra le fila contro i “terroristi” che domenica hanno assaltato i palazzi delle istituzioni democratiche, mentre il suo predecessore, Jair Bolsonaro, ricoverato in Florida per dolori addominali, condanna i saccheggi commessi dai suoi sostenitori e respinge l’accusa di averli fomentati. Salgono intanto a circa 1.500 i rivoltosi arrestati in totale. Nella capitale Brasilia, gli agenti della Polizia militare del Distretto Federale e della Forza di Sicurezza Nazionale hanno rimosso praticamente tutti i manifestanti bolsonaristi che si trovavano nell’accampamento allestito di fronte al quartier generale dell’esercito.

Il presidente
Il presidente del Brasile Lula (Ansa)

Sul posto sono state arrestate 1.200 persone e almeno 40 autobus con manifestanti hanno lasciato la zona della tendopoli, un convoglio che poi ha attraversato le strade di Brasilia. La polizia e l’esercito hanno recintato il quartier generale delle forze armate brasiliane. Almeno 46 persone, di cui sei in condizioni gravi, sono rimaste ferite nei tumulti, secondo i dati forniti dall’Ospedale di Brasilia. Alcune strade e autostrade lunedì risultano ancora bloccate dai sostenitori dell’ex presidente.

L’ex presidente ricoverato in ospedale per forti dolori addominali

L'ex presidente
L’ex presidente del Brasile Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida (twitter)

Secondo l’ultimo bollettino della polizia stradale, il traffico è stato sbloccato su diverse strade ma due rimangono bloccate nel comune di Novo Progreso, nello stato amazzonico del Parà, e un’altra a Matupà, città nello stato di Mato Grosso. Sotto osservazione in un ospedale di Orlando a causa di disturbi addominali derivanti dall’attacco a coltellate subito durante la campagna elettorale del 2018, l’ex presidente respinge “le accuse, senza prove, a me attribuite dall’attuale capo di Stato del Brasile“.

Durante tutto il mio mandato, ho sempre rispettato la Costituzione, rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà”, ha scritto Bolsonaro su Twitter. “Le manifestazioni pacifiche, sotto forma di legge, fanno parte della democrazia. Tuttavia, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sfuggono alla regola” ha aggiunto l’ex presidente.

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