Covid, dito puntato Cina contro Corea Sud: decisione fa discutere

Covid, sta facendo molto discutere la decisione presa dalla Cina nei confronti della Corea del Sud. Tanto è vero che non sono mancate affatto le polemiche a riguardo di tutto ciò

Decisione della Cina
Aeroporto Cina (Ansa Foto) Notizie.com

La situazione Covid, che si sta verificando in Cina, non è assolutamente delle migliori. Questo, però, non è affatto una novità. Il numero delle persone positive continua ad aumentare ogni giorno che passa. Stesso discorso vale anche per il numero relativo alle vittime. Nel frattempo, però, sempre dal Paese asiatico fa discutere la decisione che è stata presa nei confronti della Corea del Sud.

La Cina, infatti, ha deciso di interrompere il visto ai cittadini provenienti proprio dalla Corea del Sud. Motivo? Come rappresaglia al rafforzamento dei controlli sanitari sui passeggeri. Anche nei loro confronti i cinesi hanno utilizzato il termine “discriminatori“. Questo è quello che fanno sapere direttamente da Seul con un comunicato ufficiale (riportato da ‘WeChat‘).

Covid, la Cina blocca i visti di viaggiatori Corea del Sud

Decisione della Cina
Cina blocca visti viaggiatori sudcoreani (Ansa Foto) Notizie.com

Questo tipo di misura tenderà a colpire i cittadini sudcoreani che vanno in Cina per motivi di lavoro, turismo e molto altro. Lo stesso ministro degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, aveva fatto sapere di aver applicato alcune “contromisure reciproche nei confronti di alcuni Paesi che hanno imposto restrizioni di ingresso discriminatorie ai viaggiatori provenienti dalla Cina“.

Non solo: una sorta di avvertimento anche agli Stati Uniti D’America. Un invito ad essere “trasparenti e aperti nella condivisione di informazioni e dati sulla variante Omicron XBB attualmente prevalente negli Usa“. Poco prima della fine del mese di dicembre anche la Corea del Sud aveva imposto, ai viaggiatori provenienti dalla Cina, il tampone obbligatorio per capire se avevano o meno il Covid. Una mossa giudicata “offensiva” e “discriminatoria” da Pechino.

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