Un vero e proprio terremoto negli Stati Uniti D’America per quanto riguarda i documenti riservati anche di Joe Biden. Nel frattempo spunta anche l’ironia da parte dell’ex presidente, Donald Trump
Nei mesi scorsi era stato protagonista di un vero e proprio assalto da parte dell’FBI nella sua abitazione. Ora chiede che lo stesso venga fatto anche all’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Questa è la richiesta da parte dell’ex numero uno del Paese, Donald Trump. Queste sono alcune delle sue parole in merito: “Quando l’FBI farà irruzione nelle numerose case di Joe Biden, forse anche alla Casa Bianca? Questi documenti non sono stati assolutamente declassificati“.
Dichiarazioni che arrivano dopo l’ufficialità del ritrovamento di alcuni documenti di Biden (articolo pubblicato dalla CBS). In uno dei suoi uffici privati. Parole che arrivano direttamente dal suo social network ‘Truth‘. Ricordiamo che Trump è stato accusato di aver portato via documenti classificati. Gli stessi che sono stati trovati in perquisizioni condotte proprio dagli agenti federali in una villa a Mar-a-Lago.
USA, documenti riservati Biden: ironia di Trump
Precisiamo che questi documenti riservati sono stati trovati proprio nel periodo in cui, l’attuale numero uno del Paese, occupava il ruolo di vicepresidente degli USA. Era nel periodo autunnale ed il suo ufficio si trovava a Washington. Quest’ultimo utilizzato dal 2017 al 2019. A trovare questi documenti sono stati gli avvocati di Biden. Anche se non è ancora chiaro di cosa parlano.
Nel frattempo sono arrivate anche le parole da parte del consigliere speciale di Biden. Richard Sauber: “La Casa Bianca sta collaborando con gli archivi nazionali e il Dipartimento di giustizia per quanto riguarda la scoperta di quelli che sembrano essere documenti dell’amministrazione Obama-Biden. C’è anche un piccolo numero di documenti con contrassegni classificati“.
Una vicenda che, molto probabilmente, andrà avanti per le lunghe. Non solo: lo stesso consigliere ci ha tenuto a precisare che questi documenti non sono, in alcun modo, oggetto di alcuna richiesta o indagine da parte degli Archivi. Dopo aver scoperto il tutto gli avvocati di Biden hanno deciso di collaborare con gli Archivi ed il Dipartimento di Giustizia.