Caso Orlandi, Lavorino: “Bene la riapertura delle indagini, ma..”

Il criminologo Carmelo Lavorino in esclusiva ai nostri microfoni sul caso Orlando: “Non sarà per nulla semplice arrivare alla verità”.

La magistratura vaticana nei giorni scorsi ha annunciato di aver riaperto l’indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Una decisione presa per rileggere tutte le carte e cercare di arrivare alla verità di un giallo che ormai dura da ben quattro decenni.

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Il criminologo Lavorino in esclusiva ai nostri microfoni sul caso Orlandi – Notizie.com – Foto Facebook/Ansa

Si tratta di una svolta sicuramente importante e soprattutto merito della famiglia di Emanuela. Da tempo il fratello Pietro, insieme anche ai genitori, ha lottato per avere giustizia per la sorella e la riapertura dell’inchiesta è un primo passo. Naturalmente la loro battaglia non si fermerà qui e proseguirà fino a quando non si capirà una volta per tutte cosa è successo alla sorella.

La nostra redazione ha contattato il criminologo Carmelo Lavorino per capire nei dettagli cosa significa la riapertura dell’indagine decisa dal Vaticano.

Lavorino: “Meglio tardi che mai. La verità non deve essere nascosta”

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Lavorino sul caso Orlandi: “Meglio tardi che mai” – Notizie.com – foto screenshot Youtube

Il criminologo Lavorino ai nostri microfoni commenta, anche in modo duro, questa decisione di riaprire l’indagine a distanza ormai di quasi 40 anni dalla scomparsa di Emanuela: “Meglio tardi che mai, ma questo ritardo è intollerabile. Il Vaticano aveva il dovere di attivare nell’immediatezza dei fatti le attività investigative per arrivare alla verità, che non deve essere mai nascosta“.

Dobbiamo ringraziare sempre la famiglia e il suo legale per questa decisione del Vaticano – aggiunge l’esperto – loro da sempre stanno cercando di arrivare ad una verità sotto tutti i punti di vista. Ora vedremo come andranno le cose”.

Il criminologo: “Non sarà semplice arrivare alla verità. Ecco perché”

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Lavorino: “Ecco perché non sarà semplice arrivare alla verità” – Notizie.com – foto screenshot Youtube

Per il criminologo comunque non sarà semplice arrivare alla verità: “Sicuramente la riapertura dell’indagine è una buona notizia, ma non sono molto positivo per come andrà a finire la nuova inchiesta perché a mio avviso sono coinvolti soggetti del Vaticano di fascia intermedia, mi riferisco a monsignori che all’epoca dei fatti avevano un potere economico e istituzionale eccezionale e poi erano noti per le loro attività ludiche-sessuali libidinose“.

Ritengo che la povera Emanuela Orlandi sia caduta in una trappola del genere – conclude Lavorino – e ben sappiamo che quando la verità precipita all’interno del fango, più si cerca in questo fango e più la verità va in fondo“.

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