Ginnastica, le azzurre postano unite sui social: “Non chiamateci più così!”

Il messaggio del capitano Alessia Maurelli è stato condiviso da tutte le compagne di Nazionale. L’annuncio arriva dopo le gravi denunce del 2022.

“Mai più Farfalle!”. È il grido-annuncio social di Alessia Maurelli, capitano delle azzurre di ginnastica ritmica. Un post, il suo, che è stato condiviso anche da tutte le altre compagne di squadra. Un messaggio forte, chiaro, diretto. Con tanto di foto di farfalle con le ali spezzate a rinforzare il concetto.

Azzurre Ginnastica Italiana
Le azzurre della Ginnastica Ritmica hanno espresso sui social il loro desiderio: “Non chiamateci più Farfalle! Quel termine è morto”, ha scritto il capitano Maurelli (Ansa Foto) – Notizie.com

Tutto parte dalle denunce fatte da diverse ex atlete, che hanno raccontato pressioni e violenze psicologiche subite negli anni. Un sistema che si è rivelato “macchiato”. Ora le attuali atlete, a mesi di distanza, hanno espresso in modo univoco il loro desiderio di non essere più definite “Farfalle”. “L’era delle Farfalle, NATA giornalisticamente ad Agosto del 2004, MUORE dopo 18 anni sempre giornalisticamente a Novembre 2022″, ha scritto Maurelli. “La rottura è dolorosa ed irreversibile, dato sopratutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà. L’attuale e futura Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà MAI PIÙ con il soprannome FARFALLE“. La 26enne è stata seguita dalle altre atlete azzurre, pronte a pubblicare lo stesso messaggio sui propri profili.

Il post del capitano Maurelli, condiviso dalle altre azzurre

Ginnastica post Farfalle
Ecco il post condiviso da tutte le azzurre della ginnastica ritmica (Ansa Foto) – Notizie.com

Il capitano ha poi aggiunto: “Per il momento non rilascio nessuna dichiarazione. Oggi sono in allenamento all’Accademia di Desio con la squadra. Domani sarò in consiglio a Roma per discutere con i vertici dello sport e della ginnastica italiana. Non so cosa ci succederà, ma lo sport mi ha insegnato tanto“. Il mondo della ginnastica prova a reagire alle ferite diventate note nel 2022. Hanno scosso l’Italia intera. Sul caso si è espresso in giornata anche Giovanni Malagò, che ha firmato con la Procura di Milano un protocollo per contrastare in modo più efficace le violenze commesse da tesserati nell’ambito sportivo. La vicenda, stando alle risposte del Presidente del Coni, potrebbe non essere isolata: “Ho un indirizzo di posta elettronica dove arriva di tutto, siamo informati di tutto e giriamo a chi di competenza ogni caso, sicuramente qualsiasi tipo di denuncia viene inviata ai giusti canali e poi è tutta da verificare la veridicità dei fatti”.

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