Il pericolo del Buco dell’Ozono: siamo arrivati ad una svolta

Il Buco dell’Ozono sta per chiudersi, questo elemento considerato un vero pericolo dovrebbe sparire quanto prima.

E’ certamente un argomento di grande importanza che riguarda tutto il nostro pianeta e che per tanto tempo è stata fonte di grande preoccupazione, eppure le notizie delle ultime ore sembrano essere più confortanti.

Buco dell'Ozono
Buco dell’Ozono, foto fonte Ansa Notizie.com

Pare infatti, che secondo quanto riporta il sito Ansa, si stia andando verso il suo completo riassorbimento e quindi la chiusura definitiva: un passo davvero in avanti considerando che è da sempre il pericolo ambientale più temuto per l’umanità.

Ma entriamo ancora di più nel particolare e analizziamo la questione sotto vari punti di vita: quanto tempo ci vorrà di preciso prima che si possa considerare completamente sparito?

Il Buco dell’Ozono si chiuderà entro due decenni

La perdita dello strato di ozono, che ha rischiato di esporre le persone ai dannosi raggi ultravioletti del sole, è sulla buona strada per essere completamente recuperata entro il 2040 in gran parte del mondo, mentre si ricreerà completamente entro il 2045 sull’Artico e entro il 2066 sull’Antartide” sono queste le parole riportate dal sito Guardian e rivelate dall’ONU.

Pare infatti che per quanto riguarda il Buco dell’Ozono, le notizie siano più confortanti del previsto, secondo le parole del sito ANSA, infatti nel giro di due decenni dovrebbe essere completamente sparito. Ma come si rende possibile questo evento? Il tutto sarebbe collegato all’azione decisiva da parte di molti Governi che hanno deciso di eliminare in modo ovviamente graduale tutte le sostanze che negli anni, hanno ridotto lo strato. Insomma delle notizie davvero confortanti, considerando anche il fatto che per diverso tempo è stato considerato un pericolo non solo ambientale ma anche per la stessa umanità.

Buco dell’Ozono, foto fonte Tgcom24. Notizie.com

Quindi per essere ancora più chiari, lo strato dovrebbe arrivare ad essere normale nel corso del 2040, ma detto questo, ad ogni modo, gli studiosi continuano ad essere a lavoro per cercare di notare ogni piccolo cambiamento che giorno dopo giorno, potrebbe essere riscontrato in modo sempre più efficace.

“L’azione sull’ozono costituisce un precedente per l’azione per il clima”, ha ammesso Petteri Taalas, Segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale e ancora: Il nostro successo nell’eliminare gradualmente le sostanze chimiche che consumano ozono ci mostra cosa si può e si deve fare con urgenza per abbandonare i combustibili fossili, ridurre i gas serra e quindi limitare l’aumento della temperatura”.

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