Dopo tanti rumors e pettegolezzi la prima biografia del principe Harry è uscita, è ha ottenuto un eco mediatico non indifferente. In poche ore Spare, questo il titolo del libro, è diventato un best seller grazie anche alle prenotazioni online che hanno favorito le vendite. Uscito in contemporanea in tutto il mondo, è soprattutto in Inghilterra che sta creando polemiche e allarmismo.
In Spare ci sono i racconti di Harry sulla sua infanzia. Le rivelazioni sui rapporti contrastanti con il fratello maggiore William e la moglie Kate Middlenton, ma anche le accuse nei confronti del padre Carlo, oggi re, per come gli ha rivelato della morte della madre Diana. Il duca di Sussex ha poi puntato il dito anche contro Camilla definendola la matrigna cattiva. Harry ha dedicato anche parte del testo alla sua esperienza di militare in Afghanistan, dove ha presenziato per ben due anni. L’ex militare ha fatto delle dichiarazioni che stanno suscitando una serie di polemiche.
Spare, dunque non è solo gossip e pettegolezzi. Harry ha rivelato di aver ucciso, quando era in Afghanistan, ben 25 talebani, lo ha fatto pensando a loro come a delle pedine degli scacchi. Harry non è fiero del suo comportamento, ma a quanto pare non è neanche pentito. Le affermazioni dell’ex principe reale hanno avuto un immediata reazione da parte di alcuni esponenti afghani di rilievo, che su Twitter hanno accusato Harry di crimini di guerra.
https://twitter.com/AnasHaqqani313/status/1611315062018543616
“Il principe Harry va processato”: ha twittato il Mullah Abdullah
Nel 2011 il mullah Abdullah ha perso alcuni membri della sua famiglia in seguito ad un bombardamento di un aereo britannico. Per questa ragione ritiene intollerabili, e offensive le parole del secondogenito di Carlo e Diana. L’uomo ha chiesto che l’ex reale venga processato per crimini di guerra: “Chiediamo alla comunità internazionale di processare questa persona e di risarcirci per le nostre perdite: abbiamo perso la nostra casa, la nostra vita e i nostri familiari, abbiamo perso i nostri mezzi di sussistenza e anche i nostri cari”.
Anche Nabi Akaa ha subito una simile tragedia che non può fare a meno di ricordare: “Quando è successo, qui c’erano le forze britanniche, gli americani allora non c’erano ancora. Un aereo ha sorvolato il villaggio e, mentre stavamo cenando, è tornato indietro e ha puntato su quella casa laggiù, la casa era piena di donne e bambini… Per un’ora intera abbiamo sentito piangere e poi è calato un silenzio terribile.” Le parole dei due esponenti afghani hanno attirato sin da subito l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale, che non ha mancato di alimentare la polemica. Certo è che la corte inglese, grazie a Harry, potrebbe oggi non essere più così al sicuro.