Novità anche sulla tassa di soggiorno, inserita nella nuova legge di Bilancio: in alcune città fino a 10 euro a notte.
Quelle rese note fino ad ora non sono le uniche novità presenti all’interno della Legge di Bilancio, voluta dal Governo Meloni, tra le grandi novità anche la tassa di soggiorno.
Pare infatti che da questo momento in poi saranno moltissime le città italiane a chiedere fino a 10 euro a notte e questo desta la non poca preoccupazione degli operatori turistici, considerando anche il fatto che alcune città hanno intenzione di chiedere questa tassa per la prima volta.
Ma entriamo nel vivo della questione: tanto per cominciare questo rialzo alla cifra sopra indicata, potrà essere effettuata solo dalle città che abbiano registrato delle presenze turistiche di almeno 20 volte superiori ai residenti. Secondo quanto riporta Money.it, esiste anche il periodo di cui tenere conto: “Per il triennio 2023-2025 si dovrà tenere conto della media di turisti nel triennio 2017-2019, così da evitare il periodo della pandemia”.
Tassa di soggiorno, quali sono i comuni che imporranno l’aumento
Allora, come specificato prima, per moltissime città italiane si sta aprendo la possibilità di aumentare la tassa di soggiorno fino a 10 euro; nonostante la protesta di Federalberghi e Assoturismo confesercenti, le prime città ad averlo fatto sono: Venezia, Firenze, Rimini, Pisa, Siena e Verbania.
- Gratis per i camper.
- Imposta di 50 centesimi per le strutture alberghiere a 1 o 2 stelle.
- Imposta di 1 euro per alberghi a 3 stelle, agriturismi, affittacamere, case delle vacanze, b&b e campeggi.
- Tassa di 1,50 euro per gli alberghi a 4 stelle.
Insomma pare proprio che i cambiamenti in arrivo per i prossimi mesi siano davvero tanti, i turisti farebbero bene ad informarsi con grande attenzione.