Vaticano, morto il cardinale Georges Pell

Venne accusato anni fa di abusi su due chierichetti di 13 anni, all’interno di una sacrestia. Prosciolto poi nel 2020

E’ morto Georges Pell, 81 anni, cardinale conservatore ed ex responsabile delle finanze del Vaticano. Il prelato è stato al centro di un clamoroso caso giudiziario che lo vide condannato e al tempo stesso assolto per pedofilia in Australia. Una vicenda che fece molto scalpore e per la quale il sacerdote soffrì parecchio fino a stare molto male. Pell venne accusato di abusi su due chierichetti di 13 anni, all’interno di una sacrestia. I fatit risalivano a diversi decenni prima. Lasciò Roma, dove ricopriva l’incarico di prefetto della Segreteria per l’economia, e rientrò a Sydney “per affrontare le accuse che gli sono state mosse”, come fece saoere la Santa Sede.

Il sacerdote
Georges Pell (Ansa)

Nel 2018 la condanna da parte della corte distrettuale dello Stato del Victoria, a sei anni di reclusione. L’appello venne respinto, la condanna confermata e per lui si aprirono le porte del carcere. Nell’aprile del 2020, però, la Corte Suprema australiana decise all’unanimità il proscioglimento e il rilascio immediato.

Nel 2018 la condanna a sei anni di reclusione, poi l’appello e l’assoluzione

La messa
L’interno di una Chiesa dove si celebra una messa (Ansa)

Il cardinale si era sempre dichiarato innocente, definendo il reato di cui è stato accusato un crimine orribile e intollerabile. La sentenza di proscioglimento venne  salutata con soddisfazione dalla Santa Sede, che – in un comunicato – affermò di aver sempre riposto fiducia nell’autorità giudiziaria australiana. Il 12 ottobre successivo, in un incontro in Vaticano, lo stesso Papa Francesco lo ringraziò per la sua testimonianza. Una volta rientrato a Roma pubblicò un libro di memorie, “Diario di prigionia“, e aprì una polemica su un trasferimento di denaro – questa la sua denuncia – dall’Europa all’Australia in concomitanza con le sue vicissitudini giudiziarie.

Ci sono tante possibilità“, disse riferendosi all’ipotesi che qualcuno avesse voluto disfarsi della sua ingombrante presenza in Vaticano, “Ovviamente la crisi degli abusi sessuali è stata grande, sia per i crimini sia per il modo in cui i vescovi l’hanno trattata. Nel mondo anglosassone ci sono ‘guerre culturali’, io sono un conservatore, l’opposizione più forte alla secolarizzazione viene da noi, e questo era un altro elemento di difficoltà…Alcuni parlano di una connessione possibile tra i problemi nel mondo delle finanze qui e i miei problemi in Australia, ma non abbiamo prove. Sappiamo che del denaro è andato dal Vaticano all’Australia, due milioni e 230 mila dollari, ma finora nessuno ha spiegato perché” Il cardinale, 81 anni, aveva subito un processo in seguito ad un’accusa di abusi sessuali e stava scontando una condanna per pedofilia di 6 anni quando è stato prosciolto.

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