Caro carburante, benzinai stufi: indetto sciopero, stabiliti i giorni

Caro carburante, la maggior parte dei benzinai è stufa di continuare a ricevere attacchi. Ed è per questo motivo che hanno deciso di effettuare uno sciopero nei prossimi giorni, stabilito anche quando

Sciopero dei benzinai
Benzina (Ansa Foto) Notizie.com

Un inizio 2023 assolutamente da dimenticare. Non soprattutto per gli automobilisti, ma in particolar modo i benzinai. I primi, infatti, hanno visto cambiare da un giorno all’altro (dal 31 dicembre al 1 gennaio del nuovo anno) il prezziario della pompa di benzina sotto casa. Un aumento a dir poco vertiginoso che ha fatto infuriare non poco coloro che utilizzano la macchina per recarsi al lavoro o altro.

Tanto è vero che sono partite le critiche nei confronti dei benzinai. Accusati, tra l’altro, di specularci un bel po’. Tanto è vero che anche il governo è voluto intervenire in merito a questa situazione. Convocando una riunione, di emergenza, nei giorni scorsi, con i vertici alti della Guardia di Finanza dove si è fatto il punto della situazione. Alla fine, la premier Giorgia Meloni, ha difeso la sua scelta per quanto riguarda le accise.

Trovando, però, il duro attacco da parte dell’opposizione che le rinfaccia alcune sue parole rilasciate qualche anno fa. In merito all’aumento dei prezzi, però, i benzinai hanno deciso di protestare ed allo stesso tempo di scendere in campo. In che modo? Stabilendo uno sciopero che durerà due giorni. Con tanto di presenza sotto Montecitorio dove faranno valere i propri diritti.

Caro carburante, stabilito sciopero dei benzinai

Sciopero dei benzinai
Benzina (Ansa Foto) Notizie.com

Una notizia a sorpresa visto che, a quanto pare, nessuno se lo aspettava. Ed alla fine, gli stessi benzinai, chiamati in causa in più di una occasione nel giro di questi mesi, sono passati all’attacco. Annunciato uno sciopero che durerà due giorni in questo mese di gennaio. Precisamente il 25 ed il 26. Lo fanno, principalmente, per difendere la propria categoria subissata da critiche da parte della maggior parte degli italiani.

Con tanto di comunicato siglato dalla Faib-Conferescenti, Fegica e Figisc-Confcommercio: “Vogliamo porre fine a questa “ondata di fango” contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità. Le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete“. Non è finita qui visto che, proprio in questi due giorni, ci sarà anche una “campagna di controinformazione sugli impianti” con tanto di presenza massiccia sotto Montecitorio.

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