Dal 1 gennaio del 2023 anche la Croazia è entrata nell’area euro adottando la moneta unica, ma dopo pochi giorni i prezzi dei prodotti sono impazziti
Il Consiglio europeo ha accolto la Croazia nell’area euro e, dopo aver consultato il Parlamento europeo e la Banca centrale europea, dal 1° gennaio 2023, la moneta unica dell’Unione Europea è entrata in circolazione anche in questo paese che è diventato così il 20 paese dell’Eurozona a utilizzare l’euro.
Dopo la prima fase di euforia per essere entrati nel mercato unico europeo adottando ufficialmente anche l’euro sono arrivati i primi problemi che anche noi italiani conosciamo, purtroppo, molto bene. L’adeguamento del costo di qualsiasi prodotto di prima necessità è stato fatto al rialzo portando a un’impennata incredibile di qualsiasi prezzo.
Un immotivato rialzo dei prezzi
Il Paese dell’ex Jugoslavia, entrato nell’Unione europea nel 2013, ha adottato ufficialmente la moneta unica dal 1 gennaio 2023 e adesso fa parte anche della zona di libera circolazione delle persone. I cittadini, però, già dopo pochi giorni si sono resi conto che qualcosa non va, infatti con il passaggio all’Euro i prezzi sono saliti, rendendo più cari praticamente tutti i prodotti. Questi rincari, del tutto immotivati, hanno costretto il premier Andrej Plenkovic a convocare una sorta di gabinetto di crisi con i ministri competenti, i vertici della dogana e della finanza. “Chiunque ha approfittato della transizione da kune a euro e ha aumentato ingiustificatamente i prezzi verrà punito”, ha tuonato il Plenkovic, “abbiamo gli strumenti e il governo non esiterà a utilizzarli già da venerdì. Tra le misure possibili che potremmo adottare c’è l’annullamento di alcuni sussidi” o nuovi aumenti fiscali”. “Non permetteremo”, ha aggiunto il premier croato, “che il raggiungimento di un obiettivo strategico da parte del governo e dello Stato venga messo a repentaglio da alcuni con il loro comportamento irresponsabile”. Il governo ha quindi deciso che i commercianti dovranno ripristinare i prezzi al dettaglio alla data del 31 dicembre del 2022, vale a dire prima dell’introduzione della moneta unica.
Una storia già vista
Si tratta, purtroppo per noi, di un film già visto in Italia nel 2002, quando molti commercianti decisero di far pagare la merce praticamente il doppio, approfittando del passaggio dalla Lira all’Euro. Se un prodotto costava mille lire, infatti, avrebbe dovuto corrispondere a circa 52 centesimi di euro, invece era sempre più facile trovare una quotazione di un euro, ovvero duemila lire. I commercianti croati, in questi giorni, hanno rigettato le accuse cercando di difendersi nella maggior parte dei casi, precisando che sono stati costretti ad aumentare i prezzi a causa dei rincari dei prezzi d’acquisto presso i fornitori, dei costi per l’energia o per la maggiorazione degli affitti degli spazi in cui svolgono l’attività. Ma da quando l’euro è diventato la moneta ufficiale, è stato registrato un rincaro generale dei prodotti e dei servizi del 31%, ecco perché il governo croato vuole vederci chiaro.