La lavastoviglie non è così sterile come pensiamo. Nonostante le alte temperature può essere un covo di batteri e funghi
Questo perché l’ambiente caldo e umido aiuta il proliferare di questi microorganismi che, venendo a contatto con chi ha un sistema immunitario indebolito, possono causare fastidi anche seri. Non è quindi un problema solo estetico, ma soprattutto di salute. Per questo è importante prevenirle o intervenire in modo tempestivo, se le muffe fossero già presenti.
Le muffe sono microrganismi che appartengono al gruppo dei funghi o miceti, il quale annovera oltre 100.00 specie classificate, comprendenti anche i lieviti. Sono pronti a proliferare dove trovano condizioni favorevoli: umidità, polvere e un insufficiente ricambio d’aria.
Il pericolo è nella lavastoviglie
Alcuni ricercatori hanno condotto uno studio per verificare la presenza di particolari microrganismi come batteri e funghi nell’ambiente interno della lavastoviglie causati dal calore e dall’umidità. L’analisi è stata effettuata prelevando campioni di materiale dalle pareti interne e sulle parti in gomma. Gli scienziati hanno scoperto che sul sigillo di gomma che isola la porta della lavastoviglie si annidano colonie intere di lieviti. Il problema è che le spore si possono trasferire sulle stoviglie lavate e ci rimangono anche una volta tolte. I danni che possono provocare non sono di poco conto, perché possono dare origine a problemi respiratori, infiammazioni e allergie. Un problema il più delle volte molto sottovalutato dalle persone che, più o meno quotidianamente, effettuano i lavaggi delle stoviglie.
La soluzione esiste
La soluzione per evitare di contrarre queste malattie è una soltanto, quella di mantenere una pulizia perfetta della lavastoviglie. Ma come finiscono questi microrganismi nella lavastoviglie? Probabilmente l’ingresso principale è l’acqua del rubinetto che alimenta l’apparecchio, ma anche i residui di cibo. La prima cosa da fare è asciugare accuratamente bordi e pareti della lavastoviglie dopo che ha finito il ciclo di lavaggio, perché l’umidità è proprio l’ambiente migliore per far proliferare i funghi.
Quindi molto importante è anche evitare di aprire la lavastoviglie prima che si sia raffreddata. Gli elementi più a rischio sono filtri e guarnizioni, ma anche pareti e tubo di scarico. È opportuno sciacquare bene i piatti prima di metterli nel cestello, rimuovendo lo sporco più evidente con un tovagliolo di carta per evitare che lo scarico si intasi con i residui di cibo e per agevolare le operazioni di pulizia successive.
Un efficacissimo rimedio della nonna è quello di usare il bicarbonato di sodio per eliminare la muffa nella lavastoviglie: basterà spargere sul fondo dell’elettrodomestico uno strato di bicarbonato e lasciarlo agire per qualche ora. Trascorso il tempo necessario si deve fare un lavaggio a vuoto ad alta temperatura e a ciclo breve. È necessario pulire il filtro almeno una volta a settimana, ultimando la pulizia con un panno morbido inumidito con aceto, usare un anticalcare e il sale specifico per garantire un corretto funzionamento dell’apparecchio. In ultimo è opportuno effettuare un lavaggio a vuoto al mese ad alta temperatura.