Sorelle investite da treno, la decisione ufficiale della Procura

Sorelle investite dal treno in corsa, negli ultimi minuti è arrivata la decisione ufficiale da parte della Procura in merito a questa vicenda che ha sconvolto una cittadina intera

La decisione della Procura
Tragedia Riccione (Ansa Foto) Notizie.com

Si ritorna nuovamente in quel maledetto 31 luglio. Precisamente alla stazione di Riccione. Proprio lì due ragazze, sorelle, perdono la vita nella maniera più tragica possibile. Investite da un treno in corsa che non riesce ad evitare l’impatto. Una morte orribile per le sorelle Pisanu. Giulia ed Alessia, 17 e 15 anni perdono la vita dopo aver trascorso la serata in discoteca. Volevano essere venute a prendere dal padre da Madonna di Castenaso. Quella notte, però, quest’ultimo non si sente affatto bene e consiglia loro di prendere il treno per ritornare a casa.

Solamente che, nella loro abitazione, non ci arriveranno mai più. Poco prima del terribile impatto le telecamere della stazione le vedono che entrano in una tabaccheria. Probabilmente per chiedere informazioni o altro. Poi la tragedia. Senza un perché. Si sono fatte talmente tante di quelle ipotesi da quel giorno in cui una famiglia è completamente distrutta dal dolore che porterà avanti per tutta la vita. Nel frattempo, proprio negli ultimi minuti, è arrivata la decisione ufficiale da parte della Procura in merito a questo episodio.

Riccione, sorelle investite da treno: “Non si erano suicidate

La decisione della Procura
Alessia e Giulia Pisanu (screenshot foto Instagram) Notizie.com

Si era pensato anche ad un folle gesto da parte loro che volevano farla finita. Nulla di tutto questo. Neanche il fatto che avessero bevuto oppure assunto delle sostanze stupefacenti in discoteca. Niente di vero. Si è trattato di una tragica fatalità. Questo è quello che fa sapere direttamente la Procura della Repubblica di Rimini. Tanto è vero che la stessa ha chiest l’archiviazione dell’indagine.

A renderlo noto ci ha pensato direttamente la procuratrice capo, Elisabetta Melotti. La stessa conferma che non sono emersi elementi che potessero far pensare ad un possibile tentativo di suicidio da parte delle due ragazze. Ad avviare le indagini era stata la polizia ferroviaria, coordinata dal sostituti procuratore Giulia Bradanini per “omicidio colposo“. Anche se, all’interno della stessa, non era stato registrato alcun indagato.

Il treno stava andando a velocità regolata. Tanto è vero che il macchinista non poteva fare di più per poter bloccare il treno. Questo era quello che emerse dall’analisi della scatola nera del Frecciarossa che ha investito e preso in pieno le due ragazze romagnole.

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