Il comico e attore di fede giallorossa ha commentato in esclusiva a Notizie.com le voci sull’interesse della Seleção per lo Special One: “Vorrei vedere il suo terzo anno nella Capitale, un addio significherebbe ripartire da zero”.
La corsa Champions da tenere viva fino alla fine. Un po’ come successo nella trasferta di San Siro: senza mollare un centimetro, credendoci fino alla fine. “La squadra non esprime un bel gioco, però dimostra sempre di più di avere il carattere del suo allenatore”: Antonio Giuliani, comico e attore di fede giallorossa, commenta in esclusiva a Notizie.com il momento della Roma. Facendo lo slalom tra le voci di mercato che nelle ultime settimane hanno spinto José Mourinho prima sulla panchina del “suo” Portogallo, poi su quella ancor più prestigiosa del Brasile. 
Antonio Giuliani, come ha preso i rumors sul possibile futuro di Mourinho?
“Appena saputa la notizia, ho avuto la preoccupazione che se ne andasse. È qui da 2 anni, dovesse arrivare un altro si ricomincerebbe daccapo. Il timore è più che altro quello. C’è stata una crescita dei ragazzi che ha avuto, vorrei vedere cosa si riuscirà a combinare l’anno prossimo”.
Lo Special One sulla panchina della Selecao: ce lo vede?
“A livello caratteriale sì, ha anche esperienza. Certo, è uno bello coperto, attento alla tattica. Non so come prenderebbe l’indole dei calciatori brasiliani. Spesso lasciano la loro zona di campo per andare all’attacco. Con questo non voglio dire che a Mourinho manchi il coraggio e sia totalmente un difensivista, a Milano ha giocato con 3 punte e mezza. E poi in carriera ha allenato tante squadre piene di campioni, secondo me potrebbe fare bene. Naturalmente spero rimanga alla Roma”.
Che momento è per la Roma?
“Intanto vedo con interesse la Coppa Italia. Chissà, magari a fine anno potrebbe arrivare un altro trofeo. Il tabellone è favorevole, il Milan è stato eliminato, dalla parte della Roma c’è soltanto il Napoli come grande insidia. Le big, poi, sono tutte dall’altra parte”. 
Il gioco espresso finora non ha convinto troppo, anzi.
“È vero, in altri tempi forse avremmo un po’ contestato. Però nel calcio di oggi non è facile vedere il bel gioco, ai Mondiali e pure negli ultimi Europei ci sono state tante partite finite ai supplementari o ai rigori. Le squadre si sono livellate, non ce n’è una che ti incolla alla tv. Mi piace il carattere della Roma, ho compiuto 56 anni ieri, in 50 anni di tifo non mi ricordo un pareggio così con il Milan, recuperando 2 gol nei 5 minuti finali. Ho esultato molto, magari se avesse iniziato a giocare prima con più coraggio avrebbe pure potuto vincere”.
La Serie A è appena ripartita, è fiducioso per il quarto posto?
“Le prime quattro attuali, per valore di rosa, sono più forti. Però il campionato è pieno di sorprese. L’Inter stenta, il Milan ha perso anche in Coppa Italia, l’Atalanta e la Lazio erano partite bene, ora vivono un momento di difficoltà. Il materiale umano di Mourinho non è di altissimo livello e anche lui ha le sue colpe, ma con un bel filotto di vittorie si può aprire qualche possibilità. Pure le altre hanno i loro problemi”.
