Marika Lyszczyk sarà la prima catcher donna a giocare a baseball con i colleghi maschi, uno degli sport da sempre dominato dagli uomini
Anche questa, sotto certi aspetti, è una grande conquista. Non che nello sport americano le discipline femminili non riscuotano un grande successo, anzi, l’esempio della grande popolarità delle calciatrici, vincitrici del mondiale femminile, è lampante, ma mai una donna avrebbe osato sfidare gli uomini nello sport più maschile che ci sia.
La 21enne canadese, nuova stella del baseball americano, farà il suo esordio quest’estate nella Futures League con la maglia della squadra maschile dei Brockton Rox ,che anni fa era una franchigia di baseball professionistica dei membri della Canadian American Association of Professional Baseball.
C’è sempre una prima volta
Se di solito negli sport c’è la netta distinzione tra squadre maschili e femminili, ad abbattere ogni pregiudizio e convinzione ci penserà Marika Lyszczyk, 21 anni, catcher canadese che dalla prossima estate scenderà in campo con la maglia dei Brockton Rox, una squadra di baseball americana del Massachussets che partecipa alla Futures League. E se c’è uno sport più maschile di altri questo è proprio il baseball, che negli Stati Uniti è da sempre considerato la disciplina più americana di tutte. Per ora è solo un torneo a otto per l’estate, ma potrebbe diventare anche la porta di ingresso per nuovi traguardi dello sport femminile. Marika è considerata dagli scout uno dei talenti emergenti del baseball a stelle e strisce, la sua scalata è cominciata alla Rivier University nel New Hampshire, dove sarebbe diventata il primo catcher donna della NCAA in una squadra maschile e la prima donna canadese a giocare a baseball nella NCAA. Dopo una stagione nel club universitario locale, ora veste la maglia della seconda divisione per la Sonoma State, ateneo della California, sotto la guida dello storico Head Coach John Goelz.
Una svolta epocale
Quella che possiamo definire come una svolta epocale per l’intero mondo dello sport femminile diventerà realtà la prossima estate con l’ingresso dalla porta principale della ventunenne canadese nel mondo del baseball maschile, ma lei ha già le idee molto chiare: “Preferisco giocare con i maschi perché per me il softball era, appunto, troppo ‘soft’”, ha raccontato. “E poi non mi spaventava l’idea di cambiare, anche se c’era gente che mi consigliava di non farlo”. Sicuramente dovrà abbattere altri muri, superare altre diffidenze, ma c’è chi è pronto a scommettere che sarà proprio lei la prima donna a indossare la mitica maglia dei Boston Red Sox. “E io sono una come tutti i ragazzi che giocano con o contro di me” chiude la questione la stessa Marika dimostrando di essere molto determinata.