Ancora una tragedia alla Dakar: muore un italiano [VIDEO]

Gli organizzatori della Dakar hanno annunciato la morte di un nostro connazionale che si trovava dietro una duna sul percorso della nona tappa del rally

Ancora un gravissimo incedente ha funestato la storica gara che si corre all’inizio di ogni nuovo anno. Questa volta l’incidente è costato la vita a un italiano che era arrivato in Arabia Saudita, dove quest’anno si corre la Dakar 2023, per assistere alle spettacolari evoluzioni di moto, auto e camion sulle dune sabbiose.

Ennesimo incidente mortale nel rally della Dakar
Il camion coinvolto nel drammatico incidente – Notizie.com Ansa foto

Il Rally Dakar 2023 è alla sua 45ª edizione e si svolge per la quarta volta interamente in Arabia Saudita. La competizione è iniziata il 31 dicembre 2022 al Campo mare, nei pressi di Yanbu, e terminerà il 15 gennaio a Dammam dopo 14 tappe. Il rally copre una distanza complessiva di 8.548 km, di cui 4.705 di prove speciali. È valido come prima prova del Campionato mondiale di rally raid 2023.

Ancora un incidente mortale

Una volta si chiamava Parigi-Dakar perché partiva dalla capitale francese per terminare sulle spiagge del Senegal, poi si spostò in Sudamerica, per qualche anno si corse infatti in Argentina, per tornare negli anni successivi sul continente africano. E’ sempre stata la prima corsa dell’anno, una corsa per avventurieri, uomini e donne coraggiose, per cuori duri, una corsa bella e dannata che però, nelle sue 45 edizioni, è arrivata a contare fino a 80 morti tra piloti, navigatori, spettatori, giornalisti e nativi locali e molti erano anche italiani, come l’ultima vittima caduta sotto i colpi della “Dakar”. “Uno spettatore di origine italiana che si trovava dietro una duna è rimasto ferito sulla pista del rally”, ha dichiarato Amaury Sport Organization in un comunicato stampa. Il nostro connazionale è stato travolto da un camion all’uscita da una duna. E’ morto qualche ora dopo essere stato ricoverato in ospedale.

più di 80 morti nella storia della Dakar
Il rally della Dakar è stato sempre funestato da tragedie – Notizie.com Ansa foto

Una tragedia inevitabile

Una tragedia terribile per un atteggiamento irresponsabile, questo è quello che emerso dalle prime ricostruzioni. L‘italiano di 69 anni, nella semplice veste di turista, è stato travolto da un camion durante la nona tappa del rally tra Riad e Harad, in Arabia Saudita. L’uomo si trovava subito dietro una duna al km 6 ed è stato schiacciato dalla ruota anteriore sinistra del camion Praga V4S, pilotato dal leader della classifica riservata ai mezzi pesanti Ales Loprais, in fase di atterraggio dallo scollinamento del dosso, mentre cercava di spostarsi per mettersi in salvo.

Loprais e gli altri due membri dell’equipaggio non si sono resi minimamente conto di aver colpito l’italiano, perché la vittima inspiegabilmente si trovava proprio sulle tracce lasciate da tutti i mezzi precedenti, in una zona pericolosa dove il pubblico non doveva stare. Il Praga ha affrontato la duna seguendo i segni sulla sabbia e il roadbook, e subito dopo l’apice ha svoltato verso destra. Le immagini riprese sia da alcuni smartphone di altri spettatori all’altezza della duna, sia soprattutto quelle della telecamera onboard del camion, mostrano senza ombra di dubbio che, vista l’altezza della cabina del camion, lo spettatore si è trovato proprio nel punto cieco per chi era alla guida del mezzo.

Morto in ospedale

Lo sfortunato spettatore, che si era anche prontamente rialzato dopo l’impatto con il camion, è stato trasportato in elicottero per ricevere assistenza medica, ma purtroppo è deceduto durante il trasferimento verso l’ospedale, complice un attacco cardiaco. “Siamo stati svegliati mentre eravamo già a riposare al bivacco”, ha detto un attonito Ales, “quando i commissari sportivi ci hanno detto cosa era successo. Una vita si è spenta per un incidente nel quale io ero alla guida. Le immagini dei filmati hanno dimostrato che non ci siamo resi conto di nulla. Ma niente cambia che si è spenta una vita. Voglio esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici, consapevole che questo incidente lo porterò con me per il resto della mia vita…”.
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